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ce la possiamo fare?


certo che non è facile! gestire razionalmente questi deliri esterni, che sento esterni ma che sento mi vogliono trascinare in un pericoloso circolo vizioso, e rimango all'esterno cercando nel cuore comunque uno spazio in cui possa albergare pietà e pena per per chi stà uscendo dopo mesi dalle macerie, il cuore è gonfio d'amore, un amore coltivato con spontaneità e messo al riparo dalle intemperie perchè ancora le intemperie potrebbero bloccargli la crescita, ma giorno dopo giorno invece lo vedo che con tenacia cresce e si fortifica e addirittura cerca nelle intemperie stesse altro alimento, la pioggia che sferza tutto li fuori e bagnando la terra gli da energia, il freddo che gela fuori che non lo fa appassire, le parole fatte concime che procurano rigogliosità, ma poi devo fargli assaggiare il sole, il calore, la musica del mondo, affinchè sia sempre più visibile e bello, e alla sua ombra mi riparo, al suo tronco mi appoggio, al frusciare del suo fogliame mi ispiro , per relazionarmi col mondo e con i deliri di chi non ha più tronchi e fogliame ed ombre per ripararsi. sono fortunato ma non solo, ho conservato questo semino in attesa di un bel posto per piantarlo e non mi sento in colpa per averlo trovato, ci ho creduto e ci sto riuscendo, è ancora una pianta giovane ma crescerà e ci sarà ombra e musica di foglie che si spanderà intorno , che i miei anzi nostri amici ne abbiano a godere passandoci vicino, non si è gelosi di un amore ma si traduce affinchè anche altri possano, capire, conservare il loro semino e cercare la propria dimora, primi tra tutti i nostri affetti più cari, che non abbiano paura di sprecare il loro tempo nella ricerca del posto giusto dove piantarlo perchè solo così non lo avranno sprecato quel semino, solo così potranno anche loro godere della sua ombra a lungo e della sua musica in eterno.