alogico

«Risoluzioni»...


Sollevarsi da una misera condizione dev’essere, anche con voluta energia, facile. Mi strappo dalla poltrona, giro correndo intorno alla tavola, metto in moto la testa e il collo, faccio divenir fuoco gli occhi, tendo intorno ad essi i muscoli. Combatto ogni impulso, saluterò A. con calore, quando ora verrà, sopporto amichevolmente B. nella mia stanza, e mando giù tutto quello che vien detto in casa di C., nonostante il dispiacere e la fatica, a lunghe sorsate.
Ma anche in questo caso a ogni errore che non si potrà evitare, l’insieme – il facile e il difficile – si arresterà e io sarò costretto a rigirarmi in cerchio.                        Perciò la miglior soluzione è di accettare tutto, contenersi come una massa pensante, e, anche se ci si sente come soffiati via, non lasciarsi trascinare a compiere un passo non necessario, guardare il prossimo con occhio animalesco, non provar pentimenti, insomma soffocare colla propria mano quel che ancora resta della vita come fantasma, e cioè aumentare ancora l’ultima pace sepolcrale e non lasciar sussistere nient’altro.Un movimento caratteristico di un simile stato d’animo è di passarsi il mignolo sulle sopracciglia... (*)alogico(*) Franz Kafka, "Risoluzioni".-Vittorio Gassman reads Cecco Angiolieri, "S'i' fosse foco".-Music by Tina Turner, "Open Arms" (a fragment).