alogico

«Mutazione»...


Il risveglio comincia con due parole, "sono" e "ora". Poi ciò che si è svegliato resta disteso un momento a fissare il soffitto, e se stesso, fino a riconoscere "Io", e a dedurne "Io sono ora". "Qui" viene dopo, ed è, almeno in negativo, rassicurante; poiché stamattina è "qui" che ci si aspettava di essere; come dire, "a casa".
Ma "ora" non è semplicamente ora. "Ora" è anche più di ieri, un anno più dell'anno scorso. Ogni "ora" ha un'etichetta con una data, che rende obsoleti tutti gli "ora" passati, finché prima o poi - no, non forse, di sicuro - "succederà". La paura contorce il nervo vago. Un malsano ritrarsi da ciò che, da qualche parte là fuori, ci sta aspettando.Ma intanto la corteccia, questo severo controllore, ha preso il suo posto ai comandi e li ha verificati uno per uno; le gambe si stirano, la parte inferiore della schiena si inarca, le dita si tendono e si flettono. E a questo punto l'intero sistema riceve il primo ordine del giorno: IN PIEDI. (*)alogico(*) Liberamente tratto da Christopher Isherwood, "Un uomo solo".- Music by F. Battiato