Il risveglio comincia con due parole, "sono" e "ora". Poi ciò che si è svegliato resta disteso un momento a fissare il soffitto, e se stesso, fino a riconoscere "Io", e a dedurne "Io sono ora". "Qui" viene dopo, ed è, almeno in negativo, rassicurante; poiché stamattina è "qui" che ci si aspettava di essere; come dire, "a casa".
«Mutazione»...
Il risveglio comincia con due parole, "sono" e "ora". Poi ciò che si è svegliato resta disteso un momento a fissare il soffitto, e se stesso, fino a riconoscere "Io", e a dedurne "Io sono ora". "Qui" viene dopo, ed è, almeno in negativo, rassicurante; poiché stamattina è "qui" che ci si aspettava di essere; come dire, "a casa".