Creato da alogico il 01/03/2006

alogico

Filosofia, epistemologia, psicologia, psicoanalisi, psichiatria, sociologia, antropologia, musica, cinema, arte, scienza, politica, letteratura, *Proto-Pensieri*, *Proto-Immagini*, *Proto-Video*...

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"Un filosofo: un uomo, cioè, che costantemente vive, vede, ascolta, sospetta, spera, sogna cose fuori dall'ordinario; che viene colto dai suoi stessi pensieri quasi dal di fuori, dall'alto e dal basso, come da quel genere di avvenimenti e difulmini che è 'suo proprio'; e forse è egli stesso una procella che si avanza gravida di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale c'è sempre un brontolio e un rovinio, qualcosa che si cretta e sinistramente accade. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso sfugge a se stesso, spesso ha timore di sè -tuttavia è troppo curioso per non 'tornare' sempre di nuovo 'a sè'"...
"E' difficile essere compresi: specialmentese si pensa e si vive 'gangastrogati', in mezzo soltanto a uomini che pensano e vivono diversamente, cioè 'kurmagati' o nel migliore dei casi, secondo il modo di camminare della rana, mandeikagati -faccio appunto tutto il possibile per essere anch'io 'difficilmente compreso'!- e si deve essere riconoscenti di cuore già per la buona volontà d'interpretare con una qualche finezza. Ma per quanto concerne 'i buoni amici', che sono sempre troppo comodi e credono di avere proprio in quanto amici un diritto alla comodità: sarà bene concedere loro, fin da principio, un libero campo e un'arena per i fraintendimenti -così avremo un altro motivo di riso- oppure converrà eliminarli del tutto, questi buoni amici- e ancora riderne!"
 
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La più ampia tolleranza
nella più rigorosa
indipendenza...

 
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Stoichèion...
 
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...il fuoco come "stoichèion",
come elemento naturale che rimane
sempre identico a se stesso
nel mutare degli altri elementi...



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«Gewissensangst»... («Angoscia-Morale»...)

Post n°800 pubblicato il 06 Aprile 2012 da alogico
 

 


...quando emerge il conflitto con se-stessi...


...o si risolve in una conquista...



...o diventa una vera e propria prigionia...

alogico







-Music by Robbie Robertson
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Commenti al Post:
«Gewissensangst»... («Angoscia-Morale»...)
duenove57
duenove57 il 08/04/12 alle 09:21 via WEB
Non sono una psicologa, ma penso che già accorgersi che il conflitto è con se stessi sia un passo avanti in quanto l'abitudine comune è autoassolversi da ogni colpa e relativa conseguenza. Ma una volta compresa l'origine del conflitto, chi potrà salvarci da essa?
Un corpo si muove con moto uniforme quando percorre spazi uguali in tempi uguali. Se ad un certo punto compie una deviazione è perché è intervenuta una forza esterna. Di nuovo auguroni! bi-ro
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alogico
alogico il 14/04/12 alle 09:53 via WEB
...si...indubbiamente (come primo "passo") è importante "accorger-si" che vi è un conflitto in atto con se-stessi...ma...altrettanto importante è comprender-ne (successimamente e/o parallelamente) la dinamica che soggiace ed incide sulla "percezione" che si ha di se-stessi...nel momento in cui si-interagisce con gli "altri" nel "mondo"...
Tutto ciò, al fine di lavorarci su per "modificarla"...sì da ri-portare alla luce ed «esprimere» (in maniera cosciente e consapevole) la propria autenticità; la propria unicità...

P.S.
E' evidente che le "forze interne" interagiscono, si scontrano e dialogano con quelle "esterne" in un processo senza fine...
Grazie...ciao...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
strani_era il 12/04/12 alle 18:47 via WEB
e se sei, tuo malgrado, prigioniera e ne sei anche un pò stufa che si fà?
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alogico
alogico il 14/04/12 alle 09:57 via WEB
...si-chiede aiuto (magari ad un buon terapeuta!)...e ci-si "rimbocca le maniche"!
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gaza64
gaza64 il 14/04/12 alle 18:22 via WEB
Credo che il conflitto con se stessi si generi sempre in relazione con qualcun'altro. E allora occorre uscire dal proprio se-trappola ed essere disposti a farsi conquistare, conquistando...
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alogico
alogico il 15/04/12 alle 11:11 via WEB
...concordo...«uscire dal proprio se-trappola» magari mediante la creazione (non artificiosa!) di un "ponte" posto tra la "pura soggettività" e la "realtà esterna" imparando a distinguere (e a ri-conoscere) il proprio sé da ogni altra cosa...«facendosi conquistare e conquistando», appunto, l'"altro da sé"...
Grazie...
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gaza64
gaza64 il 20/04/12 alle 10:47 via WEB
Nulla è artificioso quando è voluto...Ciao...
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alogico
alogico il 21/04/12 alle 10:58 via WEB
...uhmmm...non ne sarei così sicuro; ho qualche dubbio a proposito di ciò che si "desidera" (a proposito di ciò che realmente si-vuole...).
Ciao...
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gaza64
gaza64 il 24/04/12 alle 12:06 via WEB
Una volta scelto, è voluto. Se non si vuole non si sceglie, e nemmeno si desidera, credo...Ciao Anton
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alogico
alogico il 24/04/12 alle 14:19 via WEB
...concordo: l'importante è non soddisfare "bisogni" non-autentici; ossia, indotti...
Grazie...ciao...
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folledamapitagorica
folledamapitagorica il 08/05/12 alle 14:17 via WEB
..assoluta_mente sì: E' come dici. Felice di ritrovarti :)
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alogico
alogico il 21/05/12 alle 18:12 via WEB
...ben ritrovata!
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michelamail.m
michelamail.m il 02/05/12 alle 18:36 via WEB
..un circolo vizioso o virtuoso se vogliamo...ma poi siam certi che il conflitto sia con sé stessi??..forse occorrerebbe fermar-si ed ascoltar-si, magari immaginando d'essere soli al mondo...e forse, dico forse,se i conflitti svanissero, allora si potrebbe affermare che non siamo noi la causa.
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alogico
alogico il 21/05/12 alle 18:11 via WEB
Credo che il "conflitto" sia correlato ed interagisca con se-stessi, gli altri e il mondo; per quanto concerne la comprensione, invece, se consideriamo la nostra "attività mentale" -così come realmente si svolge- troviamo che non sempre un pensiero è presente alla nostra "coscienza" chiaro in tutte le sue parti; e, inoltre, quel che dal punto di vista "logico" è senza importanza, può non essere tale dal punto di vista "psicologico"...
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michelamail.m
michelamail.m il 24/05/12 alle 01:13 via WEB
un buon punto di riflessione, grazie.
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alogico
alogico il 24/05/12 alle 12:34 via WEB
Grazie a te, Michela...
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ilcoloreametista
ilcoloreametista il 29/05/12 alle 22:41 via WEB
Felice di leggerti dopo tanto tempo Anton, il conflitto con se stesso nasce quando si ha una perplessità, per, magari una scelta, certo, se il risultato è positivo si acquisisce forza, nell'altra ipotesi c'è lo sconvolgimento e nei due emisferi cerebrali in un attimo mille immagini parole pensieri, mi sono espressa così ciao un abbraccio Antonella
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alogico
alogico il 19/06/12 alle 19:28 via WEB
...interessante la prospettiva pragmàtica; "realistica" del tuo commento...
Sei stata chiara, Grazie!!
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ilcoloreametista
ilcoloreametista il 23/06/12 alle 16:29 via WEB
Un caro saluto Anton da Antonella
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alogico
alogico il 22/11/12 alle 18:20 via WEB
...un caro saluto a te...
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youlistic
youlistic il 31/08/12 alle 05:22 via WEB
Ciao Anton. Ottimi post, come sempre :-)
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alogico
alogico il 22/11/12 alle 18:20 via WEB
...troppo buono... Ciao
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poverotroviero
poverotroviero il 12/10/12 alle 23:30 via WEB
Il conflitto con se stessi potrebbe essere il conflitto con il sé ideale: ciò che improrogabilmente desideriamo essere, ma che quasi mai coincide con il sé reale. La prigiione potrebbe essere la nevrosi stessa, nella quale si diventa appunto "coatti", ovvero "co-agiti" da qualcosa che ci abita e al tempo stesso ci costringe.
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alogico
alogico il 22/11/12 alle 18:19 via WEB
...attento...profondo..."puntuale"...
Grazie
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