pensieri...

Mia cara eNNe,a volte il silenzio dice più di qualsiasi parola,frase o verità!! Ti dico solo questo,usando una frase famosa. Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere!!!!!! Un bacio.

eNNe ha ragione. COLUI ((strano… eNNe ha riferito solo al maschile… quasi considerasse la sparizione una prerogativa tutta e solo maschile. Una svista, certamente. eNNe è persona troppo equilibrata per patire di pregiudizi)) “COLUI capace di divenire nulla”, chi improvvisamente –con o senza ragione- priva la scena della propria presenza (ancorché per puro dissenso) sottraendosi a confronti dialettici essenziali, può ingenerare nei confronti di chi “aspetta” delusioni generiche. Fin qui, concordo. Spesso però si fa confusione e non si riesce a distinguere l’evidente differenza fra chi svanisce nel nulla –come mai esistito- e chi invece non insegue colei (ooopsss… mi scuso… stavo per cadere anch’io nella pregiudizialità) colei/colui che intende farsi inseguire su terreni diversi dai consueti al solo scopo di constatare motivazione nell’inseguitore. Come dire… chi intende fare solo una verifica. Le mie due amiche non hanno idea di quanto spesso questo accada. Peraltro, come tutti noi esseri razionali e pensanti non possiamo scientemente e dolosamente ignorare, occorre fare molta attenzione nel valutare i comportamenti altrui secondo la propria ottica. Tutti sappiamo, infatti, che “non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo” (Anais Nin – scrittrice statunitense di origine francese, 1903-1977). E non vi è nulla di più pericoloso che osservare una realtà e vederla distorta solo perché distorti sono gli occhi di chi guarda. Il proprio punto di vista non è una verità assoluta. Chiunque commetta errori –in buona fede, ovvio- sarà sempre convinta/o di essere nel giusto e non esiterà a condannare chi non accetta incondizionatamente le sue idee. Ricordo di aver letto (non rileva, qui, la citazione della fonte, ma posso darne per certa l’esistenza) una bellissima frase: “nel momento in cui punti un dito non dimenticare che ne hai sempre altri 3 rivolti verso di te”. Trovo poi verissima l’affermazione secondo cui a volte i silenzi sono eloquenti più delle parole. Ancora, però, penso che l’interpretazione di un silenzio richieda molta molta attenzione ed obiettività. Non vi è nulla di più indecifrabile di un silenzio e per questo esso si presta a qualsivoglia plasmazione che sia funzionale al tentativo di far assurgere una opinione personale al rango di verità. Ed è molto facile cadere in tale errore. Ho detto errore, non tentazione. Non sto considerando –perché gravissima- l’ipotesi di intenzionalità. Certo, infine, Ultimafila ha ragione quando sostiene –mutuando il concetto- che valga la pena di lottare per le cose senza le quali non vale la pena vivere. Il concetto è indiscutibile Ma io mi chiedo cosa intende Ultimafila quando dice “… le cose senza le quali…” Che intende per “le cose”? Vuole dire … le persone? I valori? Sicuramente il principio vale per le persone. Sicuramente, ancora, per valori quali gli ideali, l’orgoglio, la dignità… Ma io aggiungo anche le idee. Anche lottare per le proprie idee può generare contrasti aspri ed a volte insanabili, con perdite rilevanti. Ma le proprie idee vanno sostenute coraggiosamente, anche a rischio di intensa conflittualità. Nessuno apprezza gli yes-man/yes-woman, nemmeno chi si avvantaggia della loro dimessa smidollata accondiscendenza. Ezra Pound –poeta statunitense 1885-1972- ha scritto: «Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.» Invito chiunque a contraddire. Con cognizione di causa, ovviamente, e non per partito preso o per adesione solidaristica.

I silenzi possono essere molto eloquenti. Concordo con te mia cara Ultima. E' pur vero ke troppo facilmente si riskia di confondere i silenzi con pure 'dissolvenze', e in virtù di qsto devo concordare con qnto sottolineato da Match a proposito di delusioni causate da ki sembra dissolversi x concedersi riflessioni/verifike o manifestare dissensi...Ma, poikè ritengo ke terreno irrinunciabile sul quale appianare talune divergenze nn può ke essere il confronto dialettico, risulta kiaro ke la kiusura di uno stargate tanto importante x il processo di scambio possa ingenerare dubbi e diffidenze sulla credibilità di ki attui tale kiusura, a tal pto da rendere qsi necessario il domandarsi se valga la pena di lottare x cercare di ripristinare condizioni di dialogo e intesa.Ovvio, poi, ke il proprio pto di vista nn sia verità assoluta; ma... se neghiamo la possibilità di dialogo e lo scambio di opinioni...come fare allora x affermare le nostre idee??

....o ha cambiato idea!!!

Carissima Ultima... capisco ke x sintesi ti sia limitata all'essenziale;ma qndo la sintesi è operata su un'altra sintesi...risulta incomprensibile il tuo pensiero!!E'doveroso x me,dnq, spiegare il tuo apparentemente inappropriato commento del 7/2/11: lo devo a qnti hanno cercato(me compresa) di dare un significato pertinente;lo devo a te ke privatamente me ne hai spiegato il senso;lo devo a eventuali futuri lettori ke volessero capire. E' necessario riferirsi alla citazione di Ezra Proud riportata da Match nel suo commento del 6/2/11: "Se un uomo non è disposto a lottare x le sue idee, o le sue idee nn valgono nulla, o nn vale nulla lui"...'...o ha cambiato idea!!!' assume ora un significato + ke pertinente!! Grazie Ultima, ma la prossima volta...non eccedere con la sintesi della sintesi jajajaja!!!! Smile for you! eNNe

Mia cara eNNe...vista la tarda ora in cui riesco a collegarmi,nn posso che essere molto ma molto sintetica...anche se vorrei. Ma mi si kiudono gli okki ed il mio cervello va in"TILT"Devo dire che leggo sempre con molto interesse i commenti presenti nel tuo blog.Posso solo complimentarmi!! QUANTO SCRIVETE!!! Notte. Un abbraccio.

Solo il silenzio apre il nostro orecchio alla voce che risuona nell’intimo di tutte le cose, animali, piante, monti, nuvole. La natura è muta per chi parla sempre. Del resto anche nelle parole dei nostri simili ci è dato di coglierne il senso profondo solo se sappiamo tacere. *__* buona serata e un sorriso

Cogliamo il senso vero delle cose solo se sappiamo tacere, ascoltare .... ma sopratutto riflettere!! Anke qsto è il senso del silenzio. Grazie Saretta... del tuo passaggio e del tuo commento. Un sorriso.

i silenzi vanno ascoltati essi parlano più di mille parole... nel silenzio prendono forma i nostri pensieri i nostri sentimenti, le nostre emozioni.... in silenzio... ti accolgo, in silenzio ascolto in silenzio penso in silenzio amo in silenzio soffro.... ho bisogno di silenzio.... come te che leggi col pensiero non ad alta voce.... adesso sarebbe rumore il suono della mia stessa voce.... ho bisogno di silenzio tanto ho parlato troppo.... è arrivato il tempo di tacere di raccogliere i pensieri allegri tristi dolci amari.... CHI DI PAROLE DA ME NE HA AVUTE TANTE E NON NE VUOLE PIÙ HA BISOGNO COME ME DI SILENZIO......

Sembra qsi uno sfogo il tuo, caro Pensierolungoiltempo... Lo sfogo di ki , qsi disfatto si ritira stanco di far sentire le sue ragioni, le ragioni del suo cuore. Si, a volte i silenzi parlano, talvolta però confondono...molto + delle parole dette, dei pensieri insinuati, dei sentimenti lasciati trasparire e mai kiaramente espressi. Le parole dette... mai ascoltate...o forse rigettate x paura di essere fraintese. Arriva un tempo in cui le parole devono smettere, ma solo xke nn sono state sufficientemente eloquenti;...e il silenzio ke ad esse si sostituisce getterà nell'oblio ogni sensazione, ogni sentimento... Forse è tempo di kiarezza, nn ti pare?

È interessantissimo questo dibattito sui silenzi. I blog aperti consentono squisite possibilità di confronto dialettico, altrimenti impossibili. Chiunque, amico o perfetto sconosciuto, può intervenire in un dibattito anche inserendo fatti e riferimenti strettamente personali. E poco importa se i commentatori sono conoscenti (virtuali e non) di lunga data oppure intervengono per la prima volta assumendo sin da subito un atteggiamento marcatamente confidenziale. È la magia del virtuale, che consente approcci confidenziali -giustificati o arbitrari- anche a chi è un perfetto sconosciuto. La sequenza di tre interventi mi ha incuriosito e motivato: quello di Alter_Ego_N e di pensierilungoiltempo in data 12-14 u.s. (d’ora in poi ‘Alter’ e ‘pensieri’). È possibile che io ora invada uno spazio privatissimo fra i due, visto il tono quasi intimo che ‘pensieri’ rivolge ad Alter esprimendosi con frasi tipo “.. in silenzio ti accolgo”… e poi “…ho bisogno di silenzio .. come te che leggi col pensiero…”. Queste espressioni lasciano intendere un vivendo fra i due che ‘pensieri’ vuol mettere in evidenza. Il tema è interessante ed io provo ad intervenire, in buona fede e senza intenzione di ledere suscettibilità di alcuno. Il blog è di Alter ed io con lei mi scuso se –senza dolo- sarò indiscreto o inopportuno. Nel merito: Alter sostiene che ascoltando, tacendo e soprattutto riflettendo, si comprende appieno il senso delle cose. Il silenzio –unito alla riflessione- è funzionale alla comprensione. Il fine ultimo è un recupero di vicinanza dopo aver riflettuto soprattutto sulle proprie posizioni, cui si è conferita risoluta intransigenza ma che sono suscettibili, come tutto, di revisione e chiarezza. Il silenzio non è più accettabile se finalizzato ad un ritiro dalla scena in attesa sine die di eventi fortuiti, ripristinatori di uno status quo ante ormai cessato per difetto di sostenibilità. Non si può che concordare, senza obiezioni. Brava Alter per il mirabile equilibrio fra sintesi ed espressività, per eleganza di forma e pienezza di contenuto. ‘pensieri’ replica, esprimendosi dettagliatamente sulla potenzialità del silenzio: “… nel silenzio prendono forma pensieri, sentimenti ed emozioni, …in silenzio si ama, si soffre, …” (…). Sono cose generiche ed ovvie, e per ciò stesso non discutibili. Poi però ‘pensieri’ esprime quasi un imperativo, laddove sostiene “…i silenzi vanno ascoltati…”. Non sono d’accordo su tale necessità ed insisto nel ribadire quanto già sostento da me in altre precedenti circostanze sul medesimo argomento. I silenzi offrono grande potenzialità, vero, ma possono essere pericolosamente ambigui, laddove consentono comodo alibi per intendere non una realtà oggettiva ma una personalizzazione di essa ed ancora laddove il silente può attribuirsi meriti o rinfacciare altrui colpe senza possibilità di oggettiva prova contraria. Un silenzio non è genericamente espressivo. Non erga omnes. Affermare ciò è tendenzioso, oltre che aprioristicamente sconfessabile. Un silenzio può essere espressivo solo se ad esso viene conferita una intensa forza comunicativa recepibile da una persona con la quale si è in un perfetto stato di armonia psichica e di identità cerebrale tale da rendere superflue le parole. Come dire… uno stato di grazia. Questa è la sintesi: il silenzio quando le parole sono superflue, non quando sono invece necessarie e si intende solo evitarle intenzionalmente ben consapevoli di offrire ambiguo mutismo laddove vengono richieste parole chiare e propositi concreti. In tal modo si tenta di contrabbandare astensionismo e reticenza per eloquenza alternativa. In buona fede è un errore madornale, in mala fede è un inganno. Non mi sembra che ‘pensieri’ sia in stato di grazia con la persona cui dedica il suo commento citato in premessa. Risulta evidente, al contrario, un suo ricorso al silenzio quale meta ed obiettivo (“… è arrivato il tempo di tacere…”), una astensione perseguita, un rifugio protettivo e sicuro, volontario, in cui attendere opportunamente tempi migliori e lasciando ad altri iniziative che egli non sente di attuare. Ciascuno è libero nelle proprie idee e nei propri comportamenti, ma tentare di ingenerare confusione sulla funzione del silenzio non può non sollevare obiezioni. Alter ha dissentito da ‘pensieri’, ma il suo dissenso è stato molto elegante e discreto. Io forse un po’ più duro. Confido nella capacità di ‘pensieri’ di comprendere anche posizioni ideologiche diverse dalla propria senza per questo risentirsi. Io gli riconosco sin d’ora ampia possibilità di ulteriore critica e di dissenso. E potrà farlo come meglio ritiene: con il silenzio (a lui tanto caro) oppure scendendo nel confronto dialettico puro. Se sceglierà quest’ultimo terreno sarà il benvenuto. Non me ne voglia ‘pensieri’ se ho espresso la mia idea con forza e determinazione, se ho contraddetto il suo scritto, ma –da pragmatico- io sono molto attento alla realtà ed alle vicende umane nella loro concretezza, nel loro realismo, ponendo in piano subalterno i concetti astratti, degni di miglior allocazione in ambito artistico e poetico. Con cordialità.

Mio carissimo match, rispondo al tuo ultimo commento e ti ringrazio fin d'ora x avermi dato l'occasione con esso di precisare talune mie posizioni. Il tuo intervento certo nn invade alcuno spazio "privatissimo" fra due interlocutori, ke nella fattispecie altro nn sono ke perfetti sconosciuti (già!!! la magia del virtuale pone a rango di stretto confidente anke l'avventore casuale!!). Ma qllo ke mi preme puntualizzare è ke l'idea ke i miei visitatori si son fatti della mia posizione circa il Silenzio sembra vistosamente diversa da qlla ke in realtà ho inteso esprimere. Il post in questione nn è assolutamente un'ode al silenzio(come qlkn sembra invece aver inteso) ; silenzio ke puo essere eloquente solo -come tu stesso hai precisato- sulla scia di una forte intesa cerebrale e psikica fra le parti silenti. Al contrario, mia intenzione era porre l'accento su quanto il silenzio possa rivelare la scarsa valenza di ki si sottrae al confronto evitando di assumere kiare posizioni verso una questione, un'idea o una persona, forse x incapacità di sostenere tesi divergenti dalle proprie.

....meno male che questo è il post del "SILENZIO"...e guarda quanta gente che si spinge nello scrivere....ma poi tutto questo ha un senso? un significato? ora mi sono accorta del commento di pensierilungoiltempo nel tuo post...ora potrei collegare tante cose...ma anche se lo facessi...avrebbe un senso? penso proprio di no... Notte mia carissima amica...

Ultimafila ha ragione: questo doveva essere il post del silenzio ed invece si torna a commentare, a distanza di ben 9 giorni dall’ultimo intervento. Pare che l’argomento fosse più importante di quanto superficialmente ritenuto. Non posso non notare una cosa: la costanza e la determinazione di pensierilungoiltempo. In effetti è l’unico che, nonostante le provocazioni, abbia tenuto fede al suo impegno: dopo aver pubblicamente proclamato la sua astensione –con decorrenza immediata- da qualsivoglia altro verbo con un indefinito interlocutore, ha caparbiamente tenuto fede a quanto sancito. Quello che non si capisce, però, è perché mai abbia fatto il proprio intervento in uno spazio di conversazione dove nessuno lo conosce e non sia andato, più propriamente, a manifestare i suoi pensieri (mi scuso per il gioco di parole) lì dove è di casa e dove il suo linguaggio –espresso o muto- è ben compreso. Cercava, “pensieri”, consensi estranei, nella presunzione che fossero disinteressati, oppure mirava a sollecitare interventi altrui per raggiungere uno scopo, trovando comodo non esporsi in prima persona? Non lo sapremo mai, nessuno ci risponderà mai. Ma noi non patiremo per questo. Per tutti, sono ben altri gli interessi. Abbiamo dibattuto, tutti convenendo, su quando sia genericamente profittevole esimersi dalle responsabilità e lasciare agli eventi o all’altrui iniziativa il compito di ripristinare situazioni compromesse. Non sarà il massimo della fronte alta, ma fa sicuramente comodo. E poi, c’è sempre modo di farsi sorreggere dal sano principio edonistico (in economia, massimo risultato con minimo sforzo). Chiudo il mio intervento –e ritengo che l’intera questione sia esaurita- tornando a complimentarmi con ultimafila per la sua sintesi. Lei è l’unica in grado di collegare tutto, eppure con coraggio e determinazione conclude che non avrebbe alcun senso farlo. Brava Ultimafila!

Hei!! qnte parole su qsto SILENZIO!! ed io ke credevo di essere stata esaustiva sull'argomento! Concordo con te mia cara Ultimafila: ke senso ha spendere tante parole oramai? Certo...anke nell'ipotesi ke qui tu spiegassi a noi i collegamenti avvisati riguardo all'intervento di Pensierilungoiltempo ...nn verremmo a capo della qstione e come Match continueremmo a domandarci xke mai scegliere un blog avulso(...) x dikiarare a gran voce: "CHI DI PAROLE DA ME NE HA AVUTE TANTE E NON NE VUOLE PIÙ..." E allora...: ke di silenzio si faccia virtù o si abbia finalmente il coraggio di esprimere ciò ke si intende! Forse, come nn mai, ora: 'una parola è troppa e 2 sono poke!' *___* eNNe