Alternative

30 - 01 - 1993 30 - 01 - 2009


Non è una data legata ad un funerale,anche se un po' di tristezza potrebbe evocarla. Questo giorno non dirà niente a nessuno,e questo mi fa riflettere su quantole cose siano relative. Il 30 gennaio del 1993 vedevo e conoscevo per la prima volta la persona che inconsapevolmente avrebbe cambiato la mia vita. Ad un compleanno di ragazzi (avevo 16 anni) rimasi folgorato da una bimba. Lo era davvero, dato che non raggiungeva i 15... Ci presentiamo, ma a pelle c'è poca intesa ed io,sono sincero,ero più che altro rimasto folgorato da una 3za di seno su un corpo così giovane e perfetto...Ma senza uscire dal seminato, nel '93 le feste senza genitori non erano ancora tempestate da chili di fumo più o meno buono,pasticche multicolori e piste di bamba tra una gara di fellatio (pompe,per i meno informati) e l'altra. Per noi la cosa più trasgressiva era una sigaretta non light,due lattine di Moretti a rigore...se poi ci scappava una slinguazzata,tanto meglio,la festa poteva essere denominata memorabile. Morale, riuscii a fare tutte e 3 le cose e a mezzanotte e mezza, ora di un onesto coprifuoco, rincasavo cercando di non far intendere ai miei che la testa girava un tantino e che avevo passato 3 ore rovistando con la lingua nella bocca di una rischiando di lasciarci 2 incisivi per inesperienza.A letto, ore guardando il soffitto e ripensando a tutte le emozioni che ancora mi circolavano in corpo. Il giorno dopo,una telefonata tra tanto imbarazzo.Già, alla maggioranza parrà strano,ma la parola cellulare al massimo veniva associata alla camionetta dei caramba intorno allo stadio dato che c'erano solo i "tacs" con il prefisso 0337 con canoni e traffico così costosi che neanche i figli di papà li sfoggiavano e i GSM con gli SMS a noi oggi tanto cari erano disegni nel cassetto dei brevetti... Così,l'unico modo era alzare la cornetta e tentando di mantenere la calma: Pronto chi è? (La madre,cosa faccio adesso?) Pausa di disagio PROONTO? E tu: Ehm,salve, c'è Debora? Sono un suo amico... Ok, te la passa e a disposizione pochi minuti neanche fossimo in stato di fermo in caserma con a disposizione l'unica telefonata alla famiglia o all'avvocato... Facendo finta di accordarti su argomenti di scuola e compiti,in realtà parlavi in codice per accordarti se trovarsi dietro la scuola o la palestra. Inutile dire che 30 anni in 2 erano davvero pochi ed i genitori si differenziavano mooolto da quelli di oggi.Non si sarebbero mai lontanamente sognati di farci prescrivere la pillola o comprare preservativi e passarceli all'insaputa di mamma... Conseguenza: NON dovete PIù vedervi!!! Ma gli ormoni erano tanti,troppi,com'era tanta la voglia di stare insieme e vivere quelle emozioni così intense. Sì,troppo spesso i "grandi" dimenticano di essere stati ragazzi e preferiscono che facciamo le cose di nascosto come hanno dovuto fare loro alle prese coi nostri nonni ancora pià medioevali. Sarebbe troppo facile se fossero guidati dal buonsenso, liberi dalla smania di sfoggiare la dichiarazione dei redditi più grassa per poterci dare TUTTO quello che non hanno avuto loro.A noi mancava attenzione,dialogo,fiducia,saperci prendere le responsabilità poco alla volta,comprensione e la sicurezza di potergli dire ogni cosa senza aver paura di una punizione. Non è tutta colpa loro,queste cose gli sono mancate e le hanno fatte mancare anche a noi, pensando fossero prioritarie le cose materiali,che non mancasse nulla in frigorifero o nell'armadio. Ma questa è un altra storia...