energia alternativa

INSONNIA


 Soffro d'insonnia da sei anni. Soffro è proprio la parola giusta. Capita spesso, mi alzo alle tre di notte e il mio sonno è finito. Tiro le sei e mezza quando comincia la mia vita, sperando di riprendere quel sonno che diventa un dono. A volte rimango nel letto con gli occhi sbarrati, i pensieri distorti e la consapevolezza del respiro, altre mi alzo e faccio le cose che dovrei fare durante la giornata, come se fosse normale. E' una terra di nessuno così, la notte, dove non esiste la stanchezza. E' dai tempi liceo che qualcuno mi porta un caffè a letto al mattino per svegliarmi, prima mia madre, poi mio padre, amici, mio marito, i miei figli. E' un capriccio che coltivo con pazienza (altrui), prima minacciando di non andare a scuola, adesso barattandolo con una cura totale delle persone che ho intorno. Di notte, alle tre, non mi serve niente, mi alzo senza fatica, è un regno incantato di cui non sono regina, le cui leggi non sono le mie. Il mio corpo e la mia mente riconoscono altre volontà. Trascino i minuti e aspetto l'alba. Ho imparato ad amarla, l'alba, i suoi colori freddi e l'aria corroborante, è il momento del giorno che amo di più, è l'arrivo alla terra degli uomini, mi posso riappropriare dei miei pensieri e dei miei occhi, la notte me li ha succhiati per ore e al mattino il ricordo è vivo con il bruciore che mi morde. E l'unica cosa che mi porto dietro di quelle ore sospesa, è la consapevolezza che nella mia mente si crea uno spazio senza soluzione di continuo dove scivolano e si perdono anche i pensieri del giorno e la mia memoria arranca per non farsi inghiottire.