L'altra campana

JESS IL BANDITO


58.     Aggregata una banda a pagamento,El Gringo non combatte i cani immondi,ma tra i cristiani semina spaventoestorcendo e vessando aziende e fondi.La sua stessa tribù sogna il momentoche il peso dei misfatti lo sprofondi;e intanto a un pistolero di passaggiooffre la stella con un buon ingaggio.59.     Come la nube d’improvviso oscurail firmamento e pare che ricopradi mutevoli macchie la radura,sembra una turba a Gal che dal disopradel colle avanza. Ma lo rassicurala talpa che in città il bandito adopra.“Non pare che formicoli la china?”“Sì, son giochi dell’ombra vespertina”.                                                          60.     Tolto di mezzo Gal, donde s’accampaJess imperversa senza più rivali;devasta Sichem, brucia la sua pampae addosso ad altri clan punta gli strali.Ma da una torre che già al vento avvampadonne buttano sassi ed orinali.E il supercazzo, da una donna ucciso:“Morte disonorata, m’hai deriso”. Abimelec spadroneggiò per tre anni... Poi Javè mise discordia tra lui e i Sichemiti ... che armarono contro di lui degli avventurieri... Poi si insediò a Sichem Gaal con i fratelli...Ma Zebul, governatore della città, informava Abimelec... “Vedo scendere gente dalle colline”. E Zebul a Gaal: “E’ l’ombra delle alture...” E quando Gaal uscì contro Abimelec alla testa dei Sichemiti... egli ne fece strage... spianò la città... arse la torre con gli occupanti... Poi prese Tebets... Ma nell’appiccare il fuoco alla torre, una donna gli gettò in testa una macina spaccandogli il cranio. Ed egli allo scudiero: “Presto, estrai la spada e trafiggimi! Che non si dica che mi ha ucciso una donna!” (Giudici 9)