L'altra campana

I DISCEPOLI


140.     La sera, dunque, che il codazzo si disperdee in riva al lago il solitario cristo avanza,osserva là due pescatori che, in paranza,le reti affidano, a quell’ora, al lago verde.Gli fa: “Seguitemi, voi due! E tra le merdevoi pescherete per Giavè, senza vacanza,i pochi santi che in un mondo che si perdeelessi alla speranza”.141.     Lui stesso forse ci rimase senza fiato,tanto fu facile e fu rapido l’acquistodei due, che al seguito eran già dell’altro cristoda quando al fiume dal Battista fu indicato.Proprio gli stessi due fratelli, trasognatoil primo, Andrea, e quel Simone ben provvistoche poi sarà Testadipietra battezzato,tanto fedele è visto.142.     Giacomo e Gianni (sarà lui l’Evangelistaper il messale), che col padre Zebedeo da pescatori stanno là, dal cristo ebreoson tratti a nome, terzo e quarto, nella lista.Davanti a tale mal parata non prevista,prima di perdere col resto del corteomadre e fratelli, se ne va l’antagonista,quasi scoperto reo. Dopo il fatto di Cana, discese a Cafarnao con madre, fratelli e discepoli. Ma si fermarono solo pochi giorni... lui stesso dichiarò che un profeta non riceve onore in patria... E se ne tornò a Cana (Giovanni 2,12; 4, 43-46). Mentre camminava lungo il Mare di Galilea, vide due fratelli, Simone detto Pietro e il fratello Andrea, che gettavano la rete in mare, essendo pescatori. E disse loro: “Seguitemi! Vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono... Andando oltre, vide due fratelli, Giacomo di Zebedeo e l’altro, Giovanni, che nella barca insieme con il padre Zebedeo racconciavano le reti. Gesù li chiamò. Ed essi subito, lasciando barca e genitore, lo seguirono (Matteo 4, 18-21; Marco 1, 16-19). Si è visto come per Giovanni Andrea e Simone (e per seconda coppia Filippo e Natanaele ignoti agli altri) fossero stati reclutati fin dall’incontro col Battista.