L'altra campana

LA PESCA MIRACOLOSA


143.     Se questo fosse un falso cristo non esploro.Ma due seguaci conservò pure l’intruso,Natanaele e san Filippo, varco chiusoa ogni altro cristo, per pigrizia o per decoro.E terzo e quarto nella lista proprio lorolascerà Gianni evangelista, che al soprusonon si prestò, lui rimanendo per costoro dal terzo posto escluso.144.     Ma un terzo cristo la salvezza vagabondareca sul lago. Anch’egli è asceta solitario;tale il suo fascino che tutto il circondarios’assiepa presto fino a spingerlo sull’onda.Rompe la ressa dei suoi fans, che lo circonda,prendendo il largo su una barca, temerario.O cribbio! Andrea e Simon Pietro sulla spondavi dicono il rosario...145.     “Ma chi pregate? Vi conviene in questo trattogettar le reti. Su, fermate la feluca!”comanda questo. E Pietro: “Qui già andammo a buca”.“Chiama anche quelli!” E resta ognuno stupefattoper la retata. Allora sì che in uno scattoi quattro alunni si convertono a quel duca;sì come Gianni, col fratello accorso ratto,farà narrare a Luca. Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea... Le folle lo cercavano... E un giorno, mentre in piedi in riva al lago di Genezaret era pressato dalla calca ... salì su una barca, quella di Simone... Quando ebbe finito di predicare dalla barca, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte senza prendere nulla. Ma sulla tua parola getterò le reti”. Lo fecero e presero tanto pesce che le reti si rompevano. Allora chiamarono i colleghi di un’altra barca... Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo soci di Simone... E lasciata ogni cosa, lo seguirono (Luca 4,31 – 5,11). Giovanni, che ignora come Marco il padre putativo, ma è l’unico dei quattro canonici a far vivere il Gesù in armonia con madre, fratelli e sorelle, in vagabondaggi rocamboleschi, pone la pesca miracolosa dopo la resurrezione. Marco e Matteo non la sanno.