L'altra campana

SHELA (pausa nel salmodiare)


ITALIA IN LUTTO      Perché la nazionale di calcio ha dovuto lasciare il Brasile, eliminata subito da due scugnizze. Lutto accompagnato dal coro scontato delle posticce polemiche e dalle postume lezioni dei soloni.     Io mi rifiuto di identificare l’Italia con undici pupazzi superpagati per dare calci a una palla (e non avevano vinto neanche una delle otto amichevoli di preparazione). Ma come penso che non si possa affidare l’onore del paese ai piedi di un ragazzotto viziato (“I negri sono più bravi”, la sua ultima uscita), così vedo nel grande calcio un grande sperpero di denaro, come in tutta l’economia italiana. Una ventina di società europee si spartono una torta di cinque miliardi e mezzo di euro, assicurata in prevalenza da lauti introiti televisivi. E in Italia i tre quarti del bilancio delle società di calcio (che colgono l’occasione per chiedere nuovi megastadi) vanno all’acquisto e all’arricchimento di calciatori, per lo più stranieri, che poi magari si rivelano pippe.     E’ di tutta evidenza l’unica lezione da trarre, non da questa “figuraccia”, prevedibilissima, ma proprio dal “sistema calcio” che abbiamo così scoperto. Se ai miliardi sperperati per allestire squadre di divi e a quelli buttati nella costruzione di stadi dove mandare un figlio è come mandarlo in guerra si aggiungono quelli spesi dallo Stato per assicurare agli stadi la sicurezza, tanti quanto quelli che ci vorrebbero per domare una rivoluzione, la conclusione é Basta! Si dedichino queste risorse allo sport dilettantistico, alle palestre o almeno a vivai indigeni.     Parole al vento in mancanca di precisi interlocutori: ma almeno uno lo voglio identificare, il massimo finanziatore di questo grasso business e di questa droga dei poveri che è il grande calcio: la TV.     Infatti…Presentati i palinsestiLa nuova (!) Rai riparte da Carrà e punta sull’estro di Benigni. Conti a Sanremo, confermati Fazio, Gabanelli e Carlucci. «La vita in diretta» a Cristina Parodi, uno show per Ranieri.     Perfetto! Largo ai giovani!