L'altra campana

L'AUGUSTO E GL'INTERCESSORI


33.     Padre Padrone,più al mondo ti rivelano le peneche maghi, cristi, astrologhi, indovine.     E il mondo intero adora un Supernumeche è Fato-Orrore e Amore-Provvidenza;come un Augusto domina il pattume,terrore e gloria, folgore e clemenza.Cercherai gl’intercessori:redentori e Figli a schierao la Grande Madre casta,tanti e all’asta in ogni fiera.     Come avrai da un magnate qualche cena,c’è un tuo dio che miracoli ti sgrana.Trastullo del Destino e suo possesso,quante salvezze lui ti caca addosso!     Tra Ebrei, Brahmani, Egizi e Madri Sante,anche il saggio sarà non solo asceta,ma un mago taumaturgo e ierofanteche l’anima di formule disseta.Cristo, Orfeo e Zoroastrosul suo nastro e di Callisto,come onora Domitillala Sibilla accanto a Cristo. Orfeo e Sibilla sono testimoni del vero Dio nei dipinti delle catacombe di Callisto e di Domitilla, come in tutta la letteratura paleocristiana. Le Sibille ebbero una esemplare verginità e, come premio della verginità, la divinazione (Girolamo, Contra Jovinianum 16). I filosofi che sondano l’idea della Provvidenza universale e coltivano con più zelo il divino son chiamati volgarmente maghi, quasi che predeterminino ciò che prevedono,come un tempo Epimenide, Orfeo, Pitagora e Ostane… Ed io stesso potrei presentarmi come Carmenda o Damigerone o Cristo o Mosè o Giovanni o Apollobex o Dardano in persona o come qualunque altro mago celebrato dopo Zoroastro e Ostane (Apuleio, Pro se de magia 27, 90).