L'altra campana

I GESU' CONTEMPORANEI


49.     O Cristo ignaro,di testi sapienziali attinti in giroe di gesù ambulanti stai nel coro.     Venuti i più dalla tua terra amara,per ogni strada hanno l’approdo a Roma:da tempo della Siria la fiumaranel Tevere riversa, con l’idioma,riti, flauti, besciamelle,puttanelle e giramondo,nel naufragio che convogliaogni scoglia al fiume biondo.     Colto nell’Urbe dall’epidemia,in provincia godrai la panacease trovi meno turchi in terra turcae meno marchigiani nella Marca.    O in Cristiania sono meno i cristi? BarAbba, Giuda, Teuda, l’Egiziano,Gesù di Lidda quelli da me visti,oltre il Battista e il nostro, sul Giordano;ed un popolo in ginocchi,che a chius’occhi avrà per numel’esorcista e avrà per guidachi divida a mezzo il fiume. E’ già un pezzo che il siriaco Oronte scarica le sue acque nel Tevere, trasportandovi la lingua, i costumi, le cetre dalle corde oblique, i suonatori di flauto, i timpani nazionali e le ragazze costrette a prostituirsi presso il Circo (Giovenale, Satira 3)… E’ dubbio anche che il Gesù dei vangeli fosse chiamato in vita Il Nazareno, essendo dubbia la preesistenza di Nazaret alla edificazione della Basilica dell’Annunciazione da parte di Elena, madre di Costantino, in omaggio alla favola evangelica, qualche secolo dopo la distruzione di Gerusalemme e della vicinissima Sipporis; quella descritta nei Vangeli sembra Gamala, presso il Lago, patria di Giuda Galileo e del figlio Giovanni di Gamala detto Jeshua, patriota e profeta nazireo, non nazareno, crocifisso nel 36 d.C. ( da Giuseppe Flavio, Guerra Giudaica VII, 8 in Emilio Salsi, "I due messia").