L'altra campana

IL GESU' ASCeTA E DONNAIOLO


58.    Pur fatti in serie,eccoti in un gesù persone varie,quanti i cantori delle sue memorie.    Un alacre liberto, che ci ha in cuorela madre, le pie donne e la mignotta,lo fa trasteverino e tentatore,da farsi due sorelle in una botta.Ma il teosofo, che tantedonne affrante intorno sfoggia,è lui solo il predilettoche al suo petto il capo appoggia.    Non è gesù, però, se non proclivea trasferire la salvezza altrove.Prima o dopo il Giudizio, essa è corredodi un’altra vita ed in un altro modo.    Tutti d’accordo, i dionisi, nel porreoltre la tomba soteria e gioia,dove da tempo pure il saggio corre,poi che la sua sofia tirò le cuoia.“Ma a chi andrà, da quelle parti,una martire di topache appartenne a sei mariti?”“Per quei siti non si scopa”. Una peccatrice della città... gli rigava i piedi di lacrime e poi li asciugava con i capelli... In un villaggio fu ospitato in casa di una donna di nome Marta; e aveva una sorella di nome Maria... (Luca 7, 36-ss;  10, 38-ss) Peccatrici e pie donne in Luca, samaritane e maddalene in Giovanni (8,11,12), ignorate da Marco e Matteo  ... Ma a tavola, inclinato sul suo petto, stava il discepolo che Gesù amava (Giovanni 13,23) ... E vennero a lui i sadducei, che negano la resurrezione, a chiedere: “...Quando risorgeranno, a chi apparterrà la donna che sette mariti hanno avuto in moglie?” (Marco 12,18; Matteo 22,23; Luca 27,27) E il Cristo risponderà negando non l’appartenenza, in cielo come in terra, ma la sessualità.