L'altra campana

IL GESU' POVERO E INTERESSATO


59.     Certa è la meta:“Il cuore al cielo, dove va la vita,la cacca a questa terra ch’è fottuta.     Quaggiù lascia le cose come stanno,perché a toccarle l’anima s’infetta:potere e soldi a quelli che ce l’hannoe all’animaccia loro maledetta;lascia i morti appresso ai morti,collitorti ai loro intrighi,oppressioni, astuzie e scherniagli eterni miei castighi”.     Ammazza, che messaggio sovrumanolasciare questo mondo al suo destino!Né attendere dal cielo le vendettecomporta affanno di ricerche e lotte...     Non è serbata a te la vita eterna?Pensa: è interdetta al giovanetto bene,se non lasci la rendita paternae viva avvolto in mistiche catene;salvo che, come Zaccheo,giubileo anch’egli acquistiregalando qualche ficoal mendico e gli ori ai cristi. Se vuoi essere perfetto, va a vendere quanto possiedi e dallo ai poveri, per avere un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. E il giovane si rattristò, perché era ricco... Un altro gli disse: “Permettimi prima di seppellire mio padre”. Rispose: “Seguimi! Lascia i morti a seppellire i morti”…(Matteo 19,21; 8,21) “... Dio disse al coltivatore: Stolto! Questa notte mi renderai l’anima. E ciò che hai immagazzinato di chi sarà?” … Così un certo Zaccheo, ricco capo pubblicano... si era arrampicato su un sicomoro, per vedere Gesù... L’ospitò... e mise a disposizione per i poveri metà dei suoi beni... E Gesù: “Oggi è entrata qui la salvezza” (Luca 12,13; 19).