L'altra campana

AMORE DI SETTA


Il Vangelo di Pilato chiama ora il suo secolo a testimoniare come i primi redenti percepirono la "redenzione". IL DIO DI SALVEZZA 61.    Oh quant’è nuovoil Testamento che ti trovò schiavoe ti lasciò una croce per sollievo!    “Ama il tuo dio Javè, non Bacco o Marte,ed il prossimo tuo come te stesso”lo disse già Mosè, pagani a parte,quando t’amavi un poco più d’adesso.Quanto t’ami, nuovo eletto,che sul petto forte stringila tua croce, o tu bizzocoche al trasloco già ti accingi?    Né angusto è più l’amore, se il vicinoora lo estendi al buon samaritano?“Pochi gli eletti” è dire amor di setta;odio all’umanità, dannata tutta.    Se a pochi cari Golgota e martirio a imitazione del gesù daremo,per il genere umano che delirio d’amore l’augurargli il botto estremo!Ma al di là, quale piacerenel sedere alla finestrada cui vedi a coccia lustraZaratustra alla sua destra! “Vi do un comandamento nuovo (!)…E da questo gli altri vi riconosceranno per miei discepoli: amatevi fra voi” (Giovanni 13,34) ... “Che devo fare per ereditare la vita eterna?” ... “E’ scritto nella legge: amerai il Signore tuo Dio con il cuore, con l’anima, con le opere, con la mente e il tuo prossimo come te stesso...” (Luca 10, 25-ss; da Matteo 22,34 e Marco 12, 28) Ma il solo Luca estende la nozione di prossimo al buon samaritano. Laddove homo sacra res homini (Seneca). Si è più benevoli con chi ci è più prossimo. Ma direi di risalire…alla società universale del genere umano (Cicerone, De officiis, XVI,50). E Marco Aurelio: E’ indegno che guardandomi dal causare dolore ad alcuno possa affliggere me stesso (Ricordi VIII,12).