L'altra campana

FRUSTRAZIONI E MERAVIGLIE


65.    E senza briglie,più frustrazioni il secolo raccoglie,più spande la leggenda meraviglie.    Dallo scriba aramaico al testo grecoguarito o guarigione si raddoppia:il muto è pure ossesso e non un ciecoper volta lui guarisce, ma li accoppia;dopo il primo dei lebbrosidieci cosi sana insieme.Ed il record europeod’Eliseo invecchia e geme:    ché se Eliseo risanò parecchi, quale cieco guarì con due sputacchi?Se un bimbo lui sottrasse al cimitero,Gesù destò la figlia di Giairo,    il figlio della vedova ch’è in Lucae Lazzaro che, salma già sepolta,a Gianni mandò incontro dalla buca;e se Eliseo dispensò una voltaventi pani a cento bocche,da tre sciocche pagnottelletu col bis, Gesù, sfornastimille pasti a crepapelle.  Sconosciuti agli altri i miracoli di Giovanni dal primo all’ultimo, l’acqua tramutata in vino e la resurrezione di Lazzaro (2; 11), che fa pensare al Lazzaro figlio di Giairo (in Matteo 9,18 la risorta è la figlia di Giairo) eroe di Masada che nel 73 fece suicidare i suoi Sicari per farne risorgere le anime liberate dai corpi (Giuseppe Flavio Guerra G. VII,344); come la resurrezione del figlio della vedova di Nain (?) è solo in Luca (7,11). Matteo rende anche ossessi e raddoppia i sensoriali guariti in Marco (Matteo 8,28;9,27; 20,29). Luca li moltiplica a decine (V. Luca 17,11). Ma le moltiplicazioni dei pani sono due in Marco e Matteo (Marco 6,35; 8; Matteo 14,13; 15,32), una in Luca e Giovanni (Luca 9; Giovanni 6),  che rifiutano le sette sporte di avanzi della seconda moltiplicazione destinate dai giudaisti alle Sette Genti.