L'altra campana

PANE DI NEVE


68.    “Pane di nevedà il guaritore: il diavolo rivivecome la mosca torna in culo al bove”.    Parole sue. Che, dio verace, devedifendere gli effimeri rimedidall’obiezione dell’effetto breve.Ed al perché ne lasci tanti a piedicome un uomo il dio lamenta:“Venti, trenta, un po’ ne sano;ma son pochi i mietitorie là fuori è tanto il grano”.    Solo per rivelarsi e rivelarecede dunque pietoso a intervenire?Lo esclude proprio lui, negando prove a chi l’offende se non se la beve.    E che prodigio è mai quello di cuitutti i  gesù sarebbero capaci(e d’altri guaritori sa anche lui)?Avesse almeno i testi più veraci:come primo suo successoun ossesso al lago sana,un lebbroso monda al monte,vin di fonte mesce a Cana… “Quando lo spirito immondo esce da uno, va per luoghi aridi in cerca di ristoro. Non trovandolo, dice: tornerò alla dimora da cui sono uscito... E vi porta altri sette spiriti; sicché la condizione della vittima peggiora” (Matteo 12,43 ammissione della precarietà delle guarigioni)... E disse ai discepoli: “Molta la messe, pochi gli operai” (Matteo 9,37) ... “Molti mi diranno quel giorno: non abbiamo noi profetato, cacciato demoni e operato prodigi nel tuo nome? Ma io li disconoscerò” (Matteo 7,22; Luca 13,26). Come prova  i farisei chiesero un segno... “A questa generazione non sarà dato alcun segno”. E li lasciò (Marco 8,11; Matteo 12,38;Matteo 16; Luca 11,29).