L'altra campana

SULLA SCHIENA DEL PENARE


73.     Macché divina!Da questo mondo la Parola emana.E da chi ha tutto prese la dottrina.     Il dio del Regno è un re come son tutti.Che affida ai servi il capitale, il giornoche va in vacanza, e con dovuti fruttida ognuno lo recupera al ritorno.Un baiocco tu ne avesti?Se lo investi, mangi un tubo;se non frutta, guai tremendi;se lo spendi, cazzi al cubo:     come la legge del produrre insegna,chi ha pochino lo perde, non guadagna;e assieme a Mea è castigata Marcia,chi non accese e chi finì la torcia.     Sperare la sua grazia è il nostro alloro.Purché non la si chieda in ricompensa.Ché quando torni stanco dal lavorocompete sempre a te servire a mensa.Il suo Regno i ricchi arricca,dà la chicca al dio Pretaree le natiche dimenasulla schiena del Penare. Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, presi i lumi, uscirono incontro allo sposo... Mentre le cinque stolte andavano a procurarsi altro olio, arrivò lo sposo; e solo le ancelle accorte entrarono con lui... E avverrà come di un uomo che, in partenza, chiamò i servi e consegnò loro il capitale; a chi cinque, a chi due, a chi un talento... Tornato e riscosso il doppio dai primi due... disse rivolto al terzo: “Toglietegli il talento che ha risparmiato e datelo a chi ha i dieci talenti. A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto... (Matteo 25; Luca 12,35 e 19,11) E chi di voi,quando tornerà a casa il  servo dall’arare o dal pascolo... non gli dirà di servire la cena?” … Così anche voi,quando avrete fatto tutto il dovuto, dite: Siamo servi inutili (Luca 17, 7-10)