L'altra campana

LA SBOBBA DEGLI ESCLUSI


75.     Giustizia arcana:settanta volte sette tu perdona,ma senz’appello è la superna pena.     Perdona... Ma se un Lazzaro tu seie il ricco diede al cane la tua stozza,venuto tu a celesti giubileie lui nel fuoco eterno che lo strozza,non sarai d’Abramo degnose dal Regno degli spazispruzzerai, nel far la doccia,una goccia sui suoi strazi.     Come il Figliuolo effigia le tue pene,altri non è Diopadre che il padrone,schiavo. E perpetueranno guru e corvilo spargifiele atavico dei servi.     Un dio tiranno solo i primi ha eletto,ma il primo a volte giù  nel fondo ha trattoe, cieco come il fato, del bigliettoche acquistò l’ultimo fa il primo estratto.Gioia, quando dal suo pranzocaccia il ganzo che ti snobba;quando è tempo che gli esclusipur annusino la sbobba! “Perdona settanta volte sette. Perché il regno dei cieli è simile a un re che chiamò i debitori... Impietosito da uno, lo lasciò andare... Quello afferrò un altro servo che gli doveva cento danari... Il padrone, sdegnato, lo consegnò agli aguzzini (Matteo 18, 21-ss) ...Ed è simile a un re che diede un banchetto nuziale... Mancando molti invitati...mandò a raccogliere passanti... Scorto uno che non indossava l’abito nuziale (l’incirconciso)... ordinò di legarlo e gettarlo fuori... Molti sono chiamati, ma pochi eletti (Matteo 22; Luca 14 con la conclusione opposta) ... “Nessuno dei vecchi invitati (i circoncisi) assaggerà più la mia cena”. Di Luca (16,19) è anche la parabola di Lazzaro.