L'altra campana

L'OLOCAUSTO VOLONTARIO


80.     Se la cercava.E conseguì la fine che temeva,come la barca va ad urtar la riva.     Sarà stilata un giorno, assai più  tardi,la storia d’un messia dal presepe di Betlem ai suoi mistici petardie alla croce; ché occulti, fitta siepe,sangue e sangue da figurie Gesù ribelli sparso,figli a David cui l’alteronostro Impero un mostro è apparso...     Mentre come presagio il Verbo vantala spazzola romana sopraggiunta,a quei gesù già il cristo nazarenocontesta il loro orpello sovrumano:     “E’ Signore di David, non figliuolo,il Messia”. A riprova cita il Salmo,da analfabeta o astuto mariuolo…E’ uno che la morte, lì ad un palmo,chiama alzando il suo volume,finché il fiume che pur menatanti divi vagabondinon affondi la sua scena. Idilliaco il paesaggio evangelico, che era invece di continue lotte sanguinose tra sette e contro i presidi romani, fino all’arrivo delle legioni di Vespasiano: anche i Gesù davidici (zeloti pretesi asmonei e discendenti di David) sono trasfusi nel mistico Nazareno…Capi sacerdoti, scribi e anziani lo avvicinarono per chiedergli: “Con quale autorità fai questo?” ... E Gesù: “Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini?”... “Non lo sappiamo” ... “Allora neanche io vi rispondo...” E insegnando nel tempio continuava: “Come fanno gli scribi a dire che il Messia è figlio di David, se Davide stesso... ha detto: - Il Signore disse al mio signore Siedi alla mia destra… Se lo chiama signore, come può essergli figlio?” (Marco 11,27-33; 12,35; cfr Luca 20,41 e Matteo 22,41). Invero David mette il salmo in bocca al coro.