L'altra campana

PROFETA DELLA FINE


Riprendiamo le lettura di cose più serie...81.    “Né Bal né Mitrahanno un tempio così. Ma l’idolatranon lascerà quassù pietra su pietra”.    Per conquistare la città indolente(nostalgiche memorie e fiori finti),dalla borgata al centro di frequenteveniva con i numeri più spinti:le bordate contro i pretie i segreti orrendi e cupiche ridanno un uditorioprovvisorio a cristi e a lupi.     Non patriottismi: dichiarava folleil ribellismo che mostrò le palle.Non era lupo né bandiera rossa,non istigò ma inebetì la massa:    “Illuso chi un riscatto cerchi e scorga,sicario o zelota,contro Roma.Ma tutto finirà, perché poi sorgaun Regno senza patrie e senza idioma.Fame, guerre, terremoti,fatti ignoti a prodi e preti,stanno ormai per porre finea rapine e frodi e veti”. Gli mandavano farisei ed erodiani per coglierlo in fallo... “E’ lecito pagare il tributo a Cesare?” ... “Rendete a Cesare quel ch’è di Cesare”... Poi vennero i Sadducei, per i quali non c’è aldilà... “Di chi sarà la donna risposata...?”... “Sarete come angeli” ... Ma diceva nei suoi discorsi: “Guardatevi dagli scribi... che desiderano i saluti... e  i primi posti... Sono loro che divorano le case delle vedove” ...E uscendo dal tempio... “Non ne rimarrà pietra su pietra” ... “Dicci quando accadrà e quale sarà il segno...” ... “Molti verranno in mio nome... sentirete parlare di guerre... vi saranno terremoti e carestie. Questo sarà l’inizio dei dolori…” (Marco 12,13; 13,1; Matteo e Luca cit.)