L'altra campana

IL GESU' RACCOMANDAZIONE


93.    Tra preti a schieresaprà di certo cosa fargli direcolui che sa pensare a un dio che muore.    Il dio che col patire dà salvezzaper l’uno accusa il Padre d’abbandono,per l’altro implora sopra la schifezzach’è venuto a redimere il perdono:“Padre, scusali! Non sannociò che fanno”. O uscir dal pettod’aver sete solamente,là presente, udrà il fichetto.    Provaci tu a morire, babbaleo,come un mortale e insieme come un dio!Sarà che non c’è nume che la penanon riconduca alla natura umana,    che fosse uomo o nume, nel cordoglio,lui forse si rimise al dio boiaccia,come lo schiavo tuo rancore e orgogliosmarrisce sotto il piede che lo schiaccia:“Padre, mo mi raccomandoche, allorquando i sensi perda,non mi lasci tra i balordiche tu scordi nella merda”. Luca e Giovanni preferiscono altre bestemmie a Eli Eli... In Luca Gesù raccomanda tutti a Dio, pie donne, aguzzini e ladrone, fino a sentire il bisogno di raccomandare se stesso: ... “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma su voi stesse e sui figli vostri”... Sul Golgota crocifissero lui e i due malfattori ai fianchi. Gesù diceva: “Padre, perdonali, ché non sanno quello che fanno”... Uno dei malfattori appesi alla croce lo provocava; ma l’altro lo redarguiva... “In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso”. E  verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò... e il velo del tempio si squarciò, Gesù gridò a gran voce: “Padre, alle tue mani raccomando il mio spirito”. E ciò detto spirò (Luca 23).