L'altra campana

SHELA (pausa nel salmodiare)


PUO’ ESSERCI DI PEGGIO     “Questo è il mio carcere, la mia parola è legge”.     E’ un’espressione familiare anche agli ospiti di qualche carcere italiano, dove il boss della mala continua a fare il boss e i deboli continuano a subire le prepotenze dei più forti.     Ma quello che è successo nel carcere di Baltimora (Maryland) ha fatto tirare un sospiro di sollievo anche a qualche nostro blogger: nel mondo c’è di peggio. Là a esprimersi in quel modo era un detenuto di nome Tavon White detto Bulldog, il quale non solo continuava a gestire dall’interno della struttura carceraria la sua attività di trafficante di droga lucrando decine di migliaia di dollari a settimana, ma se la spassava con le guardie carcerarie, fino a ingravidarne quattro.     La cosa si può spiegare in tanti modi, a cominciare dalla supposizione che molte guardie fossero tossicomani e quindi facili prede del grande spacciatore. Ciò che è più difficile da comprendere è come all’interno delle carceri si possano riprodurre gli scenari e i fenomeni che dalla società civile conducono al carcere.     Misteri della fede… nella Giustizia con la G maiuscola.