L'altra campana

I CRISTIANISMI UNIFICATI


12.     Cos’altro mai recava ai suoi vassalliil Fuoco, oltre i latini e a parte il Ladro?Mah! Fomentava fino ai santi sballiquello che c’era gia: Fede e Paura;la prima in Dio che salvae in testimoni per investitura;l’altra del Dio che danna ed a soqquadromette il creato e predestina e scalvaominidi impotenti.Entrambe maghi ed untinutrivano d’oroscopi e prodigi,al cantico del cupo diesilla.E come al santo comunismo ligivivevano gli Esseni dell’arcano,chiusi in cenobi e alieni,tra Mar Morto e deserto oltre Giordano,così, le mire al giorno di Sibilla,i nostri santi tutti i loro benimettevano in comune.Le mogli forse no, meno talune.     E se giunse il nostro credoa redimere in un lampol’africano, il siro e il medo,mentre ai Dodici l’inciampodi Salem fu tanto greveda bloccare nel suo girodegli Apostoli il respirofinché vissero quaggiù,allo Spirito si deve,che non piovve il suo grisù     solo dov’eracon la Madonna la Dozzina a Gesù cara,ma su ogni fanoil cui Figliuolo somigliasse al Nazareno.     Né sperò dai Dodici improbabili trasvoliche propagassero la fede a tutti i poli.Are e chiese a multipli gesù vedendo erette,nemmeno lui credetteche soltanto un figlio di Javè si fece carne.E qua e là piovve le lingue come starne:“Tante volte sì, ma s’incarnò e fu crocifissosempre lo stesso,il gesù che mo, grazie a Pilato, ha una memoriastorica vera e seria;pur se io stesso, incolombato, ho ingesuitotanti che alcuno già li dà tutti per mito…”     Per comporre Giambattistae il Serapide lì accantoe dei dionisi la listain un solo Gesù santo,così piovve sui fedelilingue e fede e santimoniada Alessandria a Babilonia;con il rischio (e l’avvertì)che in più lingue gli Evangelici risultino oggidì. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni operavano gli Apostoli. Tutti i credenti vivevano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e beni vendeva e ne faceva parte a tutti secondo i bisogni… Erano benvoluti dalla gente (non benevolenza ma odio scrive il Vangelo tra i cristiani e il mondo). E ogni giorno il Signore aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati (Atti 2, 42-ss che sembrano parafrasare un brano del Quod omnis probus sit liber di Filone, relativo agli Esseni) …Molti sono i seduttori apparsi nel mondo, che non riconoscono un Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore, ecco l’anticristo … (II Epistola di Giovanni, che ripete la prima, a parte questa testimonianza su quanti fin d’allora parlavano di un Gesù mito, forse fondendo presto, dalla fine cioè del I secolo, il Nazareno con Serapide e con altre figure cristologiche elaborate in diverse aree di mitizzazione).