L'altra campana

LA VIA DI DAMASCO


20.     La strada di Damasco è invece quelladove un Verbo che immola vite eletteconverte gli assassini e li incappella.A catturare i Santi di Damascosu incarico del clerodi Gebus, che vi regna di ricasco nei giorni che da quattro nel tressette conta in Salemme, va il Tarsita nero.Ma un tuono. Una saetta.E giù, senza una stratta.Gobbo era e calvo; naso adunco impresso;largo e schiacciato, sì che il nome in Poco(da Saulo in Paulo) fu storpiato anch’esso.Ladruncolo, teppista e sanculotto,al Gesucristo grecosi disse convertito da quel botto:“Gesù!” “Sarai l’apostolo di fuocotu delle Genti”. “Sì, ma sono cieco…”Ché il prodigioso impattoprivo degli occhi lo lasciò del tutto.     Tra i discepoli che quivicoltivò un gesù piovutod’altra età e per altri rivi,Anania, il più canuto,di visioni il Cielo inzeppa:“Cerca il Poco! E’ in trance da un pezzo.Che riprenda, per tuo mezzo,gli occhi spenti da tre dì”.“Non fa parte della teppa?”“Furbo Dio, che l’acquisì”.     La buona sorteche amò il teppista lo risana e lo converte.E quella chiesache come lui piovve dal cielo a Saulo è schiusa.     Quanti incirconcisi un cristo cercano qui scerne;e al giudaita, che il commercio vuole averne,Caccola dichiara la sua guerra. Una tempesta.La gobba in una cestascende dalle mura, sottraendosi alla rabbiadei giudaiti e al tribunale ed alla gabbia.Ogni cristiananza, anche in Salem, dove riapproda,però diffidadel Ladrone, santo ma per indole furenteall’uno o all’altro fronte.Finché da Barnaba è inserito; e la sua furiamo oppone all’agape marchiata quella spuria.     Mai sarà che senza rissaSaulo Paulo altrove appaiapoi, col Bar in coppia fissao allorché da lui si spaia.Ma, dal terzo suo cimento,ben la Curia lo comprese.E fu pace alle due Chiese,certo solo per un po’,quando a spese del conventoverso Tarso lo imbarcò. Saulo frattanto, sempre spirando minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al Sommo Sacerdote… per essere autorizzato a tradurre in catene a Gerusalemme i seguaci della dottrina di Cristo che avesse trovato a Damasco. Sulla via di Damasco fu investito da una luce celeste e cadendo udì una voce: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”…Accecato lo condussero per mano a Damasco… dove il discepolo Anania, avuta una visione… andò ad imporgli le mani… Saulo si diede a predicare nelle sinagoghe Gesù figlio di Dio… Ma i Giudei complottarono per ucciderlo… Calato dalle mura in una cesta, riparò a Gerusalemme. Diffidenti i discepoli… Barnaba lo prese con sé… Ma gli ellenisti (!) volevano ucciderlo. E i fratelli… lo imbarcarono per Tarso. Così fu pace alla Chiesa (Atti 9, 1-31). Il ritratto di Paolo, dagli Atti di S.Tecla, è in Voltaire, Dictionnaire.