L'altra campana

LA RAGIONE E IL SUO KILLER


37.     Fa il Vento: “Vai dicendo per gli stagnilaggiù che tutto l’oro che raccogliè destinato a Giacomo e compagni…”“Beh, se un’inezia va per qualche spesa,non farmi tu il giudeo,sapendo quanto la missione pesa,scarsi gli approdi e innumeri gli scogli.Quei Dodici chi sono? Hai lì un babbeo,un gufo ed un frocetto…”“Però ti piace il fruttodel quale Apollo o Cefa sparse il seme”.“Accorpo in Cristo un misero cascame…”“Il ladro, infatti, accorpa e mette insieme”.“Io non mi vanto. In me voglio che splendaDio. E tu dimmi quando,sapendo come il popolino attendaprodigi e i dotti vano culturame,avresti il mio successo accreditandocome alfiere del Regnoquel coso di Gesù chiodato a un legno…”     Ci sta il Vento. “E’ una follia,ma si spiega: delle servee dei vinti la geniaper un nume ovunque fervenel cui rantolo di penaraffigura e divinizzaquella sua”. Un po’ con stizza: “Minchia!” il Caccola esclamò:“Questa sì ch’è pura venadi sapienza! Ed io lo so…     Ché non un tuovecchio gurù mi fece apostolo, ma Dio:ricorderaiche al terzo cielo sottraesti i giorni miei”.     Quindi proseguiva: “Siamo in simili discorsipsicoteologici tra noi talora incorsianche i pochi dotti del tuo staff. Ma questo mucchiod’avanzi del risucchio,che in tifoserie tra noi presuli si sparte,non lo persuade la sapienza o avvince l’arte,quanto alla potenza piega il collo; a chi paura,non scienza ispira”.Ora più pensoso a quello sgorbio parla il Vento:“Ti dà da questo cantoragione il Padre, che con l’uomo per il furto,sembra, d’un po’ di conoscenza è entrato in urto”.      “Bravo! E ha sale nella zuccal’architetto o il parrucchiere,se il mattone o la parruccali fa stare al suo volere;non se odorano di scienza.Io lo muro, il mio mattone;e uccidendo la ragione dentro i suoi chicchirichìpiù rifulgo di sapienzache insegnando l’abbiccì”. Paolo, nominato apostolo di Gesù Cristo direttamente da Dio… alla Chiesa di Dio che sta a Corinto… Ho risaputo delle vostre discordie circa il dichiararsi di Paolo, di Apollo o di Cefa… Forse Paolo è stato crocifisso per voi? Noi abbiamo solo predicato… E mentre i Giudei cercano sempre prodigi e i Greci sapienza,noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani… Quanti di voi sono umanamente dotti o nobili o potenti?… Perciò io non venni con sublimità di parole… perché la fede non si fondasse sulla sapienza umana, ma sul timore di Dio… Tra i perfetti sì, parliamo anche di sapienza; di una sapienza, comunque, che non è di questo mondo… ma divina, misteriosa, arcana… L’uomo naturale non può comprendere le cose dello spirito… ed io non ho potuto parlarvi che come ad esseri carnali … come al campo, all’edificio di Dio… (Paolo, I Epistola ai Corinzi 1-3)