L'altra campana

IL SEQUESTRO DELLO SPIRITO SANTO


40.     Arrivò un “Uffa” da ferire a morte,omesso dallo Spirito il “che palle”,ma con un più civile: “Hai buone scortedi fiato!” E tacque il Po’. “Quanti tu accoglidici di liberarlida un servaggio, perché, dici, li scioglidal marchio e dalla Legge. Empir le stalleè invece il tuo programma, se ne parlicome d’attrezzi e muriche mai pensiero sfiori.Non i prepuzi tagli tu, ma i peni.Ad Eva moglie togli pure il raglio.Il servo doppiamente lo incateni,ai ceppi e a Dio. Al Vero dai per cullala santa cecità.Né ammetti impegni per i buoni a nulla.Moglie all’occhiello o marito al guinzaglio,purché l’amore mai sia libertà…”“Non libertà! Tre soleson le virtù con cui a Dio si sale…”     “Già: la fede che li arruola;la speranza che li azzitta;carità, la casseruola che in purè della sconfittati ammannisce esangui ciucchicotti in spirito di setta”.“Che virtù! E direi che svettaquesta terza sulle tre…”“Le tre zinne da cui succhidindi, applausi e lacchè”.     Ma non desisteil nostro Caccola; e sentenze nuove e frusteora sciorina e sacre formule liturgiche l’iguana:     “E’ la carità che crede e spera e che subisce…” “Né mai conosce”, chiosa il Vento, “o concupisce”.“… Le virtù cementa ed in un corpo i santi aduna”.Fa il Vento: “E chi stralunaper la fame, all’agape, chi vomita ed inghiotte,tra le profetiche chiassate poliglotte”.“Doni dello Spirito. Azzittirli è una fatica…”“…Che ingrassa il ducamistico e psicotico di un’arida commedianon priva di perfidia: te, che nei fani vai rubando chierichetti;te che disprezzi i tuoi redenti; e bruci i ghetti;     te, che l’ava ribattezzianche a pro dei suoi defunti,sì che investa tutti i mezzinel trionfo dei congiunti…”Mo nel panico la lenzabrutalmente il Verbo abbranca,un marsupio poi spalancanella gobba e chiude lìcon il Verbo ogni sapienzache mai genio concepì. Fatevi miei imitatori… Né l’uomo si copra il capo, poiché l’uomo è immagine e gloria di Dio, la donna è gloria dell’uomo… né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo… Ed è il vostro un mangiare la cena del Signore? Ognuno reclama tutto il suo; e chi è digiuno e chi crepa… Quanto ai doni dello Spirito… a ognuno il suo dono… Mica siamo tutti apostoli… Ma tre cose restano: fede, speranza e carità; la più grande? La carità… tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta (passo estraneo al discorso, interpolato,credo, e tanto pretesco quanto il tradurre la carità con amore) …Chi parla le lingue, se l’interprete non c’è, taccia in pubblico e parli solo a se stesso e a Dio… i profeti uno alla volta… E la donna taccia, come in tutte le comunità… Non c’è resurrezione? Allora a che pro vi fate battezzare per i vostri morti? (I Corinzi 11-ss)