L'altra campana

SHELA (pausa nel salmodiare)


BARBARIE     “Orrenda, inconcepibile…” Tutti d’accordo nell’etichettare come assurda barbarie una strage perpetrata per “castigare” chi si permetta di scherzare sui pregiudizi religiosi, come i vignettisti   francesi del Charlie Hebdo. Ma c’è un’altra unanimità (o quasi) che invece mi avvilisce e mi fa incazzare, quella delle chiese ufficiali, dei governi degli Stati di ispirazione religiosa e dei diplomatici di professione, che fanno a gara a pararsi la testa con le mani, a dire che l’Islam non c’entra, che la religione è un’altra cosa… come vorremmo che fosse.     No, giù la maschera, ipocriti! La religione non solo c’entra ma è la sola follia capace di ispirare questi orrori. Non c’entra l’Islam, ma islamisti sono quelli che decapitano ostaggi innocenti e uccidono vignettisti per la gloria di Allah; come non c’entrava il cristianesimo, ma cristiani era i crociati, i colonialisti, i torturatori dell’Inquisizione.     La religione non c’entra, ma c’è un Papa Tango che, degno emulo dell’attore polacco che ha preceduto lui e il tedesco, è venuto dall’Argentina a monopolizzare la Televisione di Stato per il liscio dei suoi sermoni. La religione è di per se stessa integralista e fanatica, facendo leva sulla fede, sull’irrazionale. E quando l’irrazionalità si esalta nel fanatismo fideista, una volta che i paletti posti dalla ragione siano saltati, come non c'è prevaricazione, non c'è orrore che l'esaltazione religiosa non possa produrre, rimanendo per voluta ignoranza inconsapevole dell’uno come dell’altra.     Ancora e sempre valido l’insegnamento di Lucrezio (ma pochi hanno voglia d’impararlo): tantum religio potuit suadere malorum.