L'altra campana

SHELA (pausa nel salmodiare)


LA SCUREGGIA DI BERGOGLIO     Cos’altro poteva dare la stura al rigurgito del cretinismo reazionario se non una papale scureggia? E i media la riecheggiano e l’amplificano stolidamente, per rialzare, contro l’urlo della resistenza laica alla strage del Charlie Hebdo, la trincea del luogo comune più vieto e funesto, quello del rispetto delle idee. Essi invero dicono “rispetto di ogni fede”, non di ogni idea (compresa quella razionalista che oltraggiano in continuazione), ma transeat!     “Se uno offende mia madre è normale che si aspetti un pugno. Nessuna religione deve giustificare le uccisioni, ma va evitata anche la provocazione dell’offesa alle idee altrui…” Come a dire: se la sono cercata. No, caro Bergoglio pretato. Intanto, se tua madre fosse una puttana e qualcuno ti chiamasse figlio di puttana, non sarebbe affatto normale che tu lo prenda a pugni, a prescindere dal fatto che la puttana è di solito una madre migliore di tante santarelline. E che la religione sia assimilata alla mamma è già espressione di un becero fanatismo. Ma è del “rispetto” che mi preme parlare.     Non le idee vanno rispettate, ma le persone. Le idee non nascono per essere rispettate, ma per essere dibattute, quindi per incontrarsi e scontrarsi dialetticamente, in modo che attraverso la battaglia delle idee si sviluppi la civiltà. Il “rispetto delle idee” non è che il modo ipocrita di invocare la tutela del pregiudizio. Combattere le idee che si ritengono sbagliate, ma dare la vita perché tu possa esprimerle: i vignettisti del Charlie Hebdo avevano ben compreso la lezione dei Voltaire e la praticavano, consapevoli di rischiare la vita nel “provocare” chi non è capace di rispondere alle idee con le idee, all’ironia con l’ironia, all’insulto (ritenendolo tale) con l’insulto.      E sapevano anche che ad offuscare la loro gloria di martiri della libertà di pensiero sarebbe bastata la scureggia di un papa, per la massa sterminata dei figli di quella mamma che è eternamente incinta: la cretineria.