L'altra campana

8° seguito APOCALISSE


17. Ecco il Figlio sul bianco cavalloatterrare la Bestia ed il Mago;poi gli alati nel candido sciallosulle genti che adorano il Drago.Uno Spirito d’inclita moleraccoglie la prole rapace ai suoi pie’:“Banchettate! E’ carname d’ignavi,di bestie, di schiavi, di prodi, di re”.Dentro ogni diavolo, ché più non scappi,l’ultimo arcangelol’inferno attappi!18. “Vieni,o Padre”, l’Agnello ora chiama,“per il fischio finale e il Giudizio!Desta i morti, il mio regno proclama,a ciascuno da’ premio o supplizio;nuovi cieli ed un nuovo pianetaper quello decreta che infine affondò;e una nuova Salemme, che escludaeretico e giuda! Io l’Unto sarò,sole l’Altissimo,fonte di grappa, cibo dall’alberoche non si zappa”.  Vidi il cielo aprirsi; su un cavallo bianco uno che si chiamava Fedele-e-Verace... in un mantello intriso di sangue, chiamato Verbo di Dio, seguito da eserciti celesti su bianchi destrieri...dalla bocca una spada affilata contro le Genti... Un angelo ritto sul sole gridava agli uccelli: “Venite tutti al grande banchetto di Dio! Mangiate le carni dei re... dei liberi e degli schiavi!” ... La Bestia fu catturata, con essa il Falso Profeta... e giù nello stagno di fuoco e di zolfo. Ecco gli altri uccisi... il Drago incatenato per mille anni... le anime risorte a regnare con Cristo per mille anni... Poi Satana liberato... una nuova guerra... e anche il diavolo nello stagno...(Apocalisse 19-20)