L'altra campana

Rieccomi


IL CORAGGIO DI BIOTTO     Ebbene sì. Gli amici che ti hanno seguito per un migliaio di post ed hanno man mano scoperto anche il tuo vero nome hanno diritto di sapere qualcosa in più sul tuo conto; o almeno di conoscere le dirette conclusioni che tu hai tratto dalle ricerche che hai proposto all’attenzione degli altri.     E così, ora che ho terminato e rifinito la mia Divina Tragedia, ho deciso di proporre più direttamente e in modesta prosa il mio itinerario spirituale e le mie personali conclusioni. Il che comporta un taglio autobiografico. Ma non per civetteria. Sento anzi il dovere di avvertire subito che non si tratta di una vera autobiografia, come la vorrebbe il critico letterario. Dei fattacci miei, schivo come sono, dirò, peraltro in tutta sincerità, quanto basta per spiegare il mio cammino culturale, un itinerario lungo e non indolore dalla fede alla ragione, dalla soggezione alla lotta, dalla militanza politica nella linea di un partito al libero pensiero; si direbbe Da Dio al diavolo. E questo era il titolo che avevo pensato per questo lavoro. Nemico però di ogni tentazione retorica, gli darò un titolo più modesto: Il coraggio di Biotto. Ché di coraggio è intessuta tutta la storia del mio itinerario culturale, coraggio di vivere, coraggio di pensare, coraggio di amare. Tutte cose per le quali occorre (ho dovuto constatarlo assai presto) una forte dose di coraggio.     E allora… coraggio!