L'altra campana

INTEGRALISMO CRISTIANO


 LASETTIMANA SANTA  Santa perché rievoca il mistero cristiano. Mistero, come si chiamavano le religioni pagane che ha fagocitato. Quello che parla di un dio che, dopo aver creato l’uomo, gli proibì di mangiare una mela e s’incazzò tanto per la sua disobbedienza da condannare al sudore e alla miseria lui e tutti i suoi discendenti; fino a quando, a un punto della storia umana scelto a suo insindacabile giudizio, decise di dare all’uomo un’occasione di redimersi seviziando e uccidendo il Figlio mandato da Dio tra gli uomini a tale scopo; e lui, mite agnello redentore, dopo aver recitato alcuni discutibili brani di letteratura sapienziale del tempo ed esorcizzato qualche malato, si lasciò crocifiggere come il dio Serapide e altri Dei pagani, per redimere così il mondo lasciandolo peggio di come stava, salvo a introdurvi un nuovo fattore di settarismo.  Quale civiltà potesse nascere da un simile “Mistero” lo mostrò chiaramente il baratro culturale succeduto alla civiltà greco romana; e continuano a dimostrarlo i sempre più pochi, per fortuna, ma sempre agguerriti e invadenti paladini della civiltà cristiana. Come ai tempi di Costantino, per loro la libertà religiosa consiste non nella tolleranza del culto cristiano, ma nella sua celebrazione, imposta a cristiani e non cristiani, compresi i non credenti, ai quali è concesso solo il silenzio, attraverso l’imposizione delle festività, delle astinenze, dei riti cristiani. Così i programmi profani della televisione di Stato sono sospesi per dare spazio ai beceri e falsi spettacoli rievocativi del mistero cristiano. Perché l’Italia è un paese cristiano, cristiani i suoi animali, le sue piante, i suoi fiumi. L’hanno deciso loro, i paladini del “non integralismo”, purché cristiano…  E’ la settimana santa. E la mia musa giace affranta (la rima non è voluta) da una prosa tanto orrida quanto falsa, residuo virulento di un invincibile analfabetismo ancestrale.