L'altra campana

ERAN TRECENTO

52.

     La truppa scelta degl’intellettuali

circonda il campo indiano tutt’attorno,

nottetempo; ma invece degli strali,

un lume nella brocca ha ognuno e un corno:

rotte le brocche, gli ospiti spettrali

soffiano dentro i corni fin a giorno.

Nel buio della valle e tra quel coro,

gli Shoshoni s’ammazzano fra loro.

53. 

     Poi gli altri yenchi tra il deserto e il fiume

Cincinnato ha chiamato sui sentieri

dove il nemico è in fuga. E’ buon costume

del cristiano non fare prigionieri:

gl’indiani che ci lasciano le piume

son centoventimila; i trombettieri

eran trecento né si perse alcuno.

E Cincinnato acclama re il raduno.

54.

     Se la mandra di Jah per re l’acclama,

lui burino però non si confonde.

Stermina un ranch ebreo in Alabama

che non concesse cibo alle sue fionde;

poi, conservando a sé la sola fama,

alla truppa il bottino corrisponde.

E sacco al collo fa ritorno all’aia,

come un buon ragazzone dalla naia.

...Gedeone distribuì ai trecento trombe e brocche vuote con una fiaccola dentro... A mezzanotte spezzarono le brocche e diedero fiato alle trombe, rimanendo ognuno al suo posto intorno al campo madianita. E in tutto il campo fu il caos... Il dio Javè faceva volgere la spada di ciascuno contro il compagno nel buio del campo… Poi gl’Israeliti di Neftali, Aser e Manasse si unirono nell’inseguimento... mentre gli uomini di Efraim occupavano i guadi del Giordano... e portarono a Gedeone le teste dei capi madianiti Oreb e Zeeb...(Giudici 7) ... Gli abitanti di Succoth, invece, ... rifiutarono di sfamarli... e così quelli di Penuel... Gedeone castigò Succoth e abbatté la torre di Penuel, uccidendo tutti i cittadini... Allora gli Israeliti gli dissero: “Regna su di noi...!” Rispose: “Javè è il vostro re”…