L'altra me

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Vorrei ascoltare la tua voce

silenziosa e dolce

come la rugiada che si posa

su questi fiori

appassiti

d’autunno.

Se potessi udire il caldo suono

di ogni tua espressione

malinconica

e se potessi comprendere

la tua assenza

gioirei nel pensiero

della tua felicità

lontana.

Ah se potessi avere un istante

dei tuoi momenti di allegria

e se solo avessi il modo

di rendere eterno

ogni minuto del tuo vivere

scalerei la decadente

struttura del mio essere

fino a giungere su una cima

circondata da nubi

ma illuminata dal tuo sole.

Se avessi il coraggio

di inseguirti

e fare della tua ossessione

il mio unico senso

sarei io l’amante della tua fantasia

il ricordo del tuo domani.

Quanto più ci sforziamo

di essere veri

tanto più ci copriamo il volto

con maschere tristi

e false.

Sapessi vedere attraverso i tuoi occhi

scorgerei in me

questo senso di delusione

che si aggroviglia

nel mio animo

con pensieri di rabbia

e versi di disfatta.

Se tu fossi una stella lontana

volgerei il mio sguardo verso di te

anche quando la luce del giorno

acceca i miei occhi umidi.

Mai nessuna lacrima

saprà rendere reale

il sogno di quelle tue labbra

che nel mio sonno sussurrano

armoniose parole

d’amore.