L'ALTRA VERITA'

ROMPERE IL SILENZIO DEI MEDIA


RIVOLUZIONE ANTI-UE IN MOLDOVA CENSURATA DAI MEDIA EUROPEI!ANSA del 29/10/2015: “Moldova, il Parlamento sfiducia il Governo”Il 29 ottobre è caduto il governo filo-Ue moldavo. Il parlamento di Chisinau ha sfiduciato l’esecutivo guidato da Valeriu Strelet, accusato di corruzione, con 65 voti a favore su 101. Oltre a comunisti e socialisti si sono espressi per la sfiducia anche i deputati del partito democratico, un movimento filo-occidentale. Il parlamento e governo moldavo filo UE è caduto democraticamente grazie alla voto di sfiducia, ma con i voti indispensabili del partito socialista di Igor Dodon, che è dichiaratamente anti UE, anti nato e pro cristiano ortodosso. All’interno della coalizione filo-Ue sono sorte tensioni in seguito all’arresto dell’ex premier Vlad Filat (2009-2013), accusato di aver intascato mazzette per 260 milioni di dollari in un caso legato alla sparizione, l’anno scorso, di 1,5 miliardi di dollari da tre delle principali banche della Moldova: uno scandalo che ha sollevato ampie proteste a Chisinau.”
UN PO' DI RIASSUNTO...A settembre migliaia di manifestanti scesero nella piazza principale di Chișinău per protestare contro lo scandalo della corruzione che coinvolse il governo del Presidente Nicolae Timofti. Una folla immensa, che secondo The Guardian sarebbe arrivata a raggiungere 100 mila persone, manifestò chiedendo le dimissioni del Presidente del Paese e non solo. I manifestanti chiesero di poter andare alle urne al più presto, quindi a elezioni anticipate e condannarono i responsabili della scomparsa dalle casse dello Stato di un miliardo circa di euro che in sostanza rappresentava 1/8 del bilancio dello Stato moldavo, ovvero il 15% del Pil nazionale. Ma le richieste dei manifestanti si estesero anche su altre questioni come la libertà di stampa, il licenziamento dei capi di numerose agenzie governative, una necessaria riforma della giustizia, la cancellazione dei recenti aumenti dei costi dell’energia elettrica e del gas. I cittadini della Moldova non sono nuovi a simili proteste, già nel mese di maggio migliaia di persone protestarono contro ciò che è stato definito il “furto del secolo” ovvero la scomparsa dei 900 milioni di euro da tre banche del Paese attraverso prestiti considerati sospetti. L’FMI e la Banca Mondiale, preso atto di quanto successo, smisero di finanziare a livello monetario la Moldova. Alla protesta si unirono altri gruppi come i sostenitori del partito di estrema sinistra Red Bloc che marciarono dentro Chisinau fermandosi davanti all’abitazione dell’oligarca Vladimir Plahotniuc, per poi giungere fino alla sede del procuratore generale del Paese, tentando, tra le altre cose, di sfondare un cordone della polizia e scatenando diversi scontri. I manifestanti piazzarono 150 tende nel luogo della protesta, dichiarando che non se ne sarebbero andati fino a quando il governo non si sarebbe sciolto. L’evento ha rappresentato la più grande protesta del Paese da quando la Moldova ottenne l’indipendenza nel 1991. La protesta andò avanti per giorni con la partecipazione di migliaia di manifestanti, un consenso che raggiunse il favore del 80% della popolazione! Il capo del “Partito Socialista” Igor Dodon e Renato Usatii, leader del “Partito della Patria”, invitarono i moldavi ad unirsi alla protesta “indipendentemente dalla nazionalità o preferenza politica”. P.S. Forse in Italia ci sveglieremo, allo stesso modo, quando ci toglieranno le partite di calcio, i talk show e gli iphone? Mah!!!???