Altri mondi

L'incontro


Stesi timidamente le braccia, rivolgendo il palmo delle mani verso l’alto come per ricevere un chissà quanto solenne e prezioso dono, e il vecchio mi porse il libro, delicatamente, ma con decisione. Sembrava smanioso di cedermelo, come per liberarsi di un pesantissimo fardello.I miei occhi non furono che per il libro, apparentemente autentico e… preziosissimo. La mia insana passione per i volumi antichi, l’egoistico desiderio di possederli, toccarli, accarezzarli come la pelle liscia di una bella donna, seguendone bramosamente le curve, mi isolarono dal mondo esterno. Le mani si muovevano lungo gli angoli, saggiavano il metallo, freddo come una notte d’inverno.“Libro dei Mondi” era inciso in alto sulla copertina, marchiato a fuoco con caratteri strani, sinuosi, simili a serpenti. Fissandoli a lungo parevano addirittura muoversi, strisciando gli uni sugli altri, scivolando sul foglio.(Tratto da "OLTRE - Il Libro dei Mondi" di Enrico Santori - Prossima Pubblicazione)