Altri mondi

Incontri al mare


Mentre poi bevevo fin troppo avidamente l’acqua fui richiamato da una risata incredibilmente sonora alle mie spalle e da un coro di commenti scherzosi. «Beh, si vede chi ha fatto i soldi» stava commentando un bel ragazzo dal viso latino e il fisico massiccio, indicando un coetaneo dai capelli corti e il sorriso contagioso. «Ecco allora chi offre la cena» si intromise una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhiali da segretaria. «Allora ordino io» si offrì scherzosamente un altro bel tipo con il pizzetto e i capelli rasati. E l’aura del playboy. Tutti risero come se fosse la più esilarante delle battute. A occhio erano una ventina, chi seduto chi in piedi, e tutti intenti a bere l’aperitivo. «Non dovremmo sempre aspettare anni prima di rivederci a cena» obiettò una squillante voce maschile dietro il gruppo «Non siamo più alle elementari. Adesso possiamo uscire da soli». E giù altre risate e altri commenti. In mezzo al gruppo notai un ragazzone dall’aspetto bonario che sorrideva pacatamente e pareva ascoltare la conversazione in modo distaccato, nostalgico. Si girò verso di me. Nello sguardo aveva immagini che nessuno dovrebbe mai vedere, nel sorriso mite la speranza che nessuno in futuro possa più vederle. Quegli occhi mi sconvolsero, mi fecero sentire piccolo.Mi affrettai a terminare l’acqua e mi alzai, lasciando sul tavolo i soldi del conto e una piccola mancia.(Tratto da "OLTRE - Il Libro dei Mondi" di Enrico Santori - Prossima pubblicazione)