A luce soffusa

Post N° 135


Era un sabato qualsiasi, un sabato freddo di un freddo che pungeva l'anima e gli occhi.Avevo il cuore giā squarciato dall'abbandono, lo sentivo ancora sulla pelle, nelle ossa, pesarmi sulle palpebre...Non disse qualcosa di speciale, nč di intelligente, nč di simpatico.. era solo buffo. Buffo che prenderlo in giro era uno spasso.Dividemmo qualcosa da mangiare, non ricordo cosa, strano, ricordo cosė poco di quella fredda sera, di quell'uomo cosė poco interessante, cosė banale, cosė vivace, allegro, invadente...Ricordo invece la tristezza dell' "altro"... lui si, tutto quello che ci dicemmo, che ci raccontammo, i consigli, le sue paure, il suo sentirsi piccolo piccolo di fronte alla donna che amava, che oggi, 17 mesi dopo, gli tortura ancora il cervello...Ma di lui poco, quasi niente... si ballava in quel locale...