A luce soffusa

Post N° 147


ho smontato l’ armatura, l’ho riposta come un abito di seta sul tuo cuscino, impregnandola dei nostri odori, dei nostri umori, delle nostre mille volte noi..per l’ultima volta ho abbassato la visiera dell’elmetto, l’ultima volta ancora socchiudendo gli occhi per difenderli, difenderli ancora…ho tagliato la retina, [si..anche quella volevi no?], ho lasciato che il grigio opaco dei miei capelli scivolasse giù, sul viso, attraversando gli abissi scavati da antiche rughe, espressioni di un tempo che non tornerà.Ti ho spiato mentre mi guardavi annusare il tuo respiro, e respirare più forte, imprigionare il tuo istinto e lasciarlo cadere per metterti in salvo, bramare anche l’ultimo velo…aspettare, lentamente ..aspettare. Svestita… sono qui, nella luce lieve del tuo silenzio. Inerme, all’ombra del tuo sguardo… almeno, non farmi male