Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 19 Giugno 2007 da alunnob04

Funzionamento

I collegamenti tra i vari nodi Internet sono appoggiati su criteri statistici di disponibilità e non su quei criteri (altrimenti tipici della tecnologia informatica) così totalmente deterministici da essere spesso ritenuti più caotici; d'altra parte, i processi sono distribuiti piuttosto che centralizzati.

Molti nodi sono collegati tra loro in diversi modi e tramite diversi path. Questo tipo di collegamento può essere compreso alla luce delle motivazioni che negli anni sessanta dettarono la nascita di Internet (allora denominata ARPANET): creare una rete di elaboratori decentrata che potesse resistere ad un attacco nucleare da parte dell'Unione Sovietica. Una tale rete decentrata sarebbe sopravvissuta a molti attacchi visto che un attacco ad un singolo elaboratore non avrebbe impedito il funzionamento generale, ed i collegamenti ridondanti avrebbero sostituito quelli distrutti.

Per potersi collegare ad Internet, il solo requisito richiesto ad un qualsiasi agente o dispositivo elettronico è quello di poter "dialogare" con i protocolli.

Tali protocolli controllano l'invio e la ricezione dei pacchetti. I protocolli più importanti sono il Transmission Control Protocol ("Protocollo di trasmissione dati", TCP) e l'Internet Protocol ("Protocollo Internet", IP).

La struttura di comunicazione è a livelli, per cui sopra e sotto questi due protocolli ne funzionano degli altri.

In pratica un pacchetto che parte da un host attraversa i diversi strati protocollari che aggiungono informazioni al pacchetto. Quando questo raggiunge la destinazione, avviene uno spacchettamento inverso e ogni livello legge le sue informazioni.

Quindi, come si comprende, un pacchetto è composto da un'informazione base incapsulata in una struttura di informazioni di servizio.

Tale struttura si basa sugli Internet Standard sviluppati dall'Internet Engineering Task Force (IETF]]) con documenti noti come Request for Comments ("Richiesta di commenti", RFC) e, ad un livello della pila dei protocolli, il World Wide Web Consortium (W3C]).

Le modalità di utilizzo di Internet differiscono a seconda del tipo di servizio che si richiede e al tipo di server a cui ci si collega; per citarne solo alcune:

posta elettronica (e-mail) 
consente di inviare e ricevere (a/da utenti) messaggi contenenti testo ed altri formati (es.: immagini, video, audio). La modalità di funzionamento dei server di posta elettronica e di molti programmi client viene detta store-and-forward
file transfer protocol ("Protocollo di trasferimento dati", FTP) 
consente di inviare e ricevere (a/da sistemi) file, cioè insiemi di informazioni codificate in maniera binaria (es.: testi, immagini, filmati, programmi, ecc.)
hyper text transfer protocol ("Protocollo di trasferimento ipertesti", HTTP) 
consente di organizzare le informazioni e le risorse presenti in rete in maniera non-sequenziale (Collegamento ipertestuale), come meglio descritto in seguito.

Storia di Internet

ARPANET (1969)

Il progenitore della rete Internet è considerato il progetto ARPANET, finanziato dalla Advanced Research Projects Agency (ARPA), una agenzia del Dipartimento della Difesa statunitense. In una nota del 25 aprile 1963, Joseph C.R. Licklider aveva espresso l'intenzione di collegare tutti i computer e i sistemi di time-sharing in una rete continentale. Avendo lasciato l'ARPA per un posto all'IBM l'anno seguente, furono i suoi successori che si dedicarono al progetto ARPANET.

Il contratto fu assegnato all'azienda da cui proveniva Licklider, la Bolt, Beranek and Newman (BBN) che utilizzò i minicomputer di Honeywell come supporto. La rete venne fisicamente costruita nel 1969 collegando quattro nodi: l'Università della California di Los Angeles, l'SRI di Stanford, l'Universita della California di Santa Barbara, e l'Università dello Utah. L'ampiezza di banda era di 50 Kbps. Negli incontri per definire le caratteristiche della rete, vennero introdotti i fondamentali Request for Comments, tutt'ora i documenti fondamentali per tutto ciò che riguarda i protocolli informatici della rete.

I primi nodi si basavano su un'architettura client/server, e non supportavano quindi connessioni dirette (host-to-host). Le applicazioni eseguite erano fondamentalmente Telnet e i programmi di File Transfer Protocol (FTP). La posta elettronica fu inventata da Ray Tomlinson della BBN nel 1971, derivando il programma da altri due: il SENDMSG per messaggi interni e CPYNET, un programma per il trasferimento dei file. L'anno seguente Arpanet venne presentata al pubblico, e Tomlinson adattò il suo programma per funzionarvi: divenne subito popolare, grazie anche al contributo di Larry Roberts che aveva sviluppato il primo programma per la gestione della posta elettronica, RD.

Da Arpanet a Internet (anni Settanta e Ottanta)

In pochi anni, ARPANET allargò i suoi nodi oltreoceano, contemporaneamente all'avvento del primo servizio di invio pacchetti a pagamento: Telenet della BBN. In Francia inizia la costruzione della rete CYCLADES sotto la direzione di Louis Pouzin, mentre la rete norvegese NORSAR permette il collegamento di Arpanet con lo University College di Londra. L'espansione proseguì sempre più rapidamente, tanto che il 26 marzo del 1976 la regina Elisabetta II d'Inghilterra spedì un'email alla sede del Royal Signals and Radar Establishment.

Gli Emoticon vennero istituiti il 12 aprile 1979, quando Kevin MacKenzie suggerì di inserire un simbolo nelle mail per indicare gli stati d'animo.

Tutto era pronto per il cruciale passaggio ad Internet, compreso il primo virus telematico: sperimentando sulla velocità di propagazione delle e-mail, a causa di un errore negli header del messaggio, Arpanet venne totalmente bloccata: era il 27 ottobre 1980. Definendo il Transmission Control Protocol (TCP) e l'Internet Protocol (IP), DCA e ARPA diedero il via ufficialmente ad Internet come l'insieme di reti connesse tramite questi protocolli.

Nascita del World Wide Web (1991) Nel 1991 presso il CERN di Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee definì il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol), un sistema che permette una lettura ipertestuale, non-sequenziale dei documenti, saltando da un punto all'altro mediante l'utilizzo di rimandi (link o, più propriamente, hyperlink). Il primo browser con caratteristiche simili a quelle attuali, il Mosaic, venne realizzato nel 1993. Esso rivoluzionò profondamente il modo di effettuare le ricerche e di comunicare in rete. Nacque così il World Wide Web.

Nel World Wide Web (WWW), le risorse disponibili sono organizzate secondo un sistema di librerie, o pagine, a cui si può accedere utilizzando appositi programmi detti browser con cui è possibile navigare visualizzando file, testi, ipertesti, suoni, immagini, animazioni, filmati.

La facilità d'utilizzo connessa con l'HTTP e i browser, in coincidenza con una vasta Storia del Personal Computer, hanno aperto l'uso di Internet ad una massa di milioni di persone, anche al di fuori dell'ambito strettamente informatico, con una crescita in progressione esponenziale.

L'evoluzione: Internet2
Per approfondire, vedi la voce Internet2.

Fino all'anno 2000 si è temuto di dover reingegnerizzare ex-novo l'intera Internet (si parlava di Internet2) perché il numero degli host indirizzabile attraverso il protocollo IP era vicino ad essere esaurito (IP shortage) dal numero di host realmente collegati (oltre alla necessaria ridondanza e alle perdite per motivi sociali).

Il problema è stato parzialmente evitato con l'utilizzo della tecnica del NAT/Gateway mediante la quale una rete aziendale non ha bisogno di un range ampio di indirizzi IP fissi, ma può utilizzarne uno più ridotto con anche un buon risparmio economico.

Oggi si è fiduciosi nella possibilità di migrare in modo non traumatico alla versione 6.0 di IP (IPv6) che renderà disponibili circa 340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di numeri IP indirizzabili.

La natura globale con la quale è stata concepita Internet ha fatto sì che oggi, non solo apparati di calcolo in senso stretto, ma una enorme varietà di processori, a volte anche incorporati in maniera invisibile (embedded) in elettrodomestici e in apparecchi dei più svariati generi, abbiano tra le proprie funzionalità quella di connettersi ad Internet e attraverso Internet a qualche servizio di aggiornamento, di distribuzione di informazione e dati; dal frigorifero, al televisore, all'impianto di allarme, al forno, alla macchina fotografica: ogni processore oramai è abilitato a comunicare via Internet.

Controllare la rete

Su Internet viaggiano tantissime informazioni non solo immagazzinate nei siti web, ma anche con e-mail, chatting, etc. Quindi questo canale è diventato una forma di comunicazione di massa, motivo per il quale ci sono stati diversi tentativi di filtrare una parte di informazioni o addirittura di controllarla.

Uno dei programmi ampiamente riconosciuti è Carnivore, voluto dall'FBI per controllare la posta elettronica in entrata e in uscita alla ricerca di parole chiave di interesse.

Con l'aumentare del terrorismo, Internet sta diventando sempre più controllata, anche perché la vita delle persone è migrata sempre più verso la grande rete, rendendole così più vulnerabili alle violazioni della loro privacy.

Pubblicità in Internet Internet si stà sempre più affermando come canale pubblicitario e promozionale. I suoi vantaggi sono dati dalla possibilità di effettuare quasi dei collegamenti virtuali one to one a costi estremamente competitivi.

Principali servizi disponibili su Internet

Principali enti di gestione di Internet

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all'uso pubblico (Legge 15 aprile 2004, n. 106)

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 19 Giugno 2007 da alunnob04

Internet (pr. Ìn-ter-net, composto del latino inter, "fra" e dell'inglese net, "rete") è percepita come la più grande rete telematica mondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. In realtà è nata nelle intenzioni dei suoi inventori come "la" rete delle reti. Nell'arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale.

Nata negli anni sessanta come progetto del Dipartimento della difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda, è stata messa a disposizione di impieghi civili all'inizio degli anni novanta, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo ampio, l'utenza casalinga.

L'origine del nome

Curiosa è la circostanza - storicamente documentata - secondo cui la definizione ufficiale di Internet viene coniata e pubblicata solo nel 1995, passati circa 35 anni dai primi esperimenti realizzativi, dopo approvazione all'unanimità, da parte della Federal Networking Council ("FNC", oggi National Coordination Office for Information Technology Research and Development). Tra i partecipanti di quella sessione della FNC ci furono Vinton Cerf e Robert Kahn, giustamente ritenuti due tra le persone più direttamente responsabili della invenzione di Internet. Questa definizione, l'unica ufficiale e reperibile in modo deliziosamente ricorsivo, su Internet stessa, recita così:

«RISOLUZIONE: Il Federal Networking Council (FNC) concorda che il seguente linguaggio riflette la nostra definizione del termine "Internet". "Internet" si riferisce al sistema di informazione globale che
  • è logicamente interconnesso da un address space unico e globale, basato sull'Internet Protocol (IP) o le sue successive estensioni/sviluppi;
  • è in grado di supportare la comunicazione tramite la suite Transmission Control Protocol/Internet Protocol (TCP/IP) o le sue successive estensioni/sviluppi, e/o altri protocolli compatibili con l'IP; e
  • fornisce, utilizza o rende accessibili, sia pubblicamente che privatamente, servizi di comunicazione di alto livello stratificati e basati sulla correlata infrastruttura qui descritta. (Notare come si sia volutamente fatto uso di una definizione ricorsiva

Struttura La diffusione degli accessi a internet nel mondo

 
La diffusione degli accessi a internet nel mondo

Internet può essere vista come una rete logica di enorme complessità, appoggiata a strutture fisiche e collegamenti di vario tipo (fibre ottiche, cavi coassiali, collegamenti satellitari, doppino telefonico, link su radiofrequenza (WiFi), su ponti radio, su raggi laser e su onde convogliate su condotte elettriche o addirittura idrauliche) che interconnette un agente umano o automatico ad un altro agente tramite, praticamente, qualsiasi tipo di computer o elaboratore elettronico oggi o in futuro esistente o immaginabile.

Ogni dispositivo connesso direttamente ad Internet si chiama host o end system mentre la struttura che collega i vari host si chiama link di comunicazione.

Da qualche anno è ormai possibile collegarsi a questa grande rete da dispositivi mobili come un palmare o da un telefono cellulare. In breve dovrebbe essere possibile per uno di questi dispositivi non solo «accedere» ad Internet, ma anche «subire l'accesso» da parte di altri host in Internet.

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 19 Giugno 2007 da alunnob04

L'informatica è una scienza interdisciplinare che riguarda tutti gli aspetti del trattamento dell'informazione mediante elaboratori elettronici.

L'etimologia italiana di informatica proviene dal francese, dalla compressione di inform(ation electronique ou autom)atique, e sicuramente Philippe Dreyfus, che per primo utilizza nel 1962 il termine informatique (informatica) voleva significare la gestione automatica dell'informazione mediante calcolatore.

Da notare come tale definizione implichi un distacco tra il concetto di scienza e l'area di studio di tale disciplina quando in lingua inglese viene utilizzato il termine computer science che presuppone l'esistenza della figura dello scienziato e quindi dell'uomo, del ricercatore interessato all'approfondimento della conoscenza della tecnologia dell'elaborazione.

É importante anche notare il differente significato di origine tra queste tre lingue nel denominare lo strumento base dell'informatica:

  • elaboratore, in italiano, che sottintende un processo prossimo all'intelligenza umana
  • ordinateur, in francese, a sottolineare le sue capacità di organizzare i dati (oggi le informazioni)
  • computer, in inglese, letteralmente calcolatore, in diretta discendenza delle calcolatrici, prima meccaniche, poi elettromeccaniche, poi elettroniche.

Oggi informatica è un termine di uso comune ma dai contorni ben poco definiti.
Come scienza si accompagna, si integra, o è di supporto a tutte le discipline scientifiche e non; come tecnologia pervade pressocchè qualunque "mezzo" o "strumento di utilizzo comune e quotidiano, tanto che (quasi) tutti siamo in qualche modo utenti di servizi informatici.

La valenza dell'informatica in termini socio-economici ha scalato in pochi anni la piramide di Antony, passando da operativa (in sostituzione o a supporto di compiti semplici e ripetitivi), a tattica (a supporto della pianificazione o gestione di breve termine), a strategica.
A questo proposito è importante ricordare che l'informatica è diventata talmente strategica nello sviluppo economico e sociale delle popolazioni che il non poterla utilizzare, uno status battezzato con il termine digital divide, è un problema di interesse planetario.

Data l'ampiezza del trattare l'informatica è quindi necessario definire, sia pure a grandi linee, e senza la presunzione della perfezione matematica, un quadro generale entro il quale comprendere la materia.
Pertanto questa pagina cerca di essere un indice introduttivo dell'intera materia, con rimando a maggiori dettagli nelle pagine dedicate a ciascuna voce.

Seguono le sezioni:

  • Teorie e terminologia di base - Comprende quei termini (spesso stranieri) o concetti o metodi che sono significativi in informatica.
  • Hardware - Nel senso generalista di mezzo / strumento.
  • Software - Nel senso generalista di istruzioni alla macchina.
  • Sistema informatico - Nel senso di connubio tra hardware e software in un insieme organico, coerente e funzionante, pronto per fornire un servizio.
  • Applicazione - Nel senso più generale di sistema informatico dedicato (in tutto o in parte) ad uno specifico servizio, come soluzione ad una necessità (spesso latente o autoalimentata).
  • Gestione - Nel senso di chi tratta direttamente l'informatica, con quali metodi, con quale organizzazionee con che tipo di sistemi.


 
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