ALVIGNANO ECOLOGICA

San Gregorio Matese. Blitz dei Carabinieri contro l’inquinamento ambientale.


CIAO VPCALVIGNANO E GRAZIE PER AVERCI AIUTATO NEL CREARE BLOG.. DAVVERO NON CE L'AVREMMO FATTA DA SOLI. SOTTOLINEIAMO QUESTO POST COPIATO DA CAIAZZORINASCE. DEPURATORI? ANCHE AD ALVIGNANO CREDIAMO CHE DOVREBBERO ESSERE FUNZIONANTI MA FUNZIONANO? A DIRE IL VERO E' UNA VITA CHE C'E' UN INSEGNA IN VIA CACCIAPUGLI DI LAVORI, FATTI ANCHE ALLACCIAMENTI MA DI DEPURATORE NEPPURE L'OMBRA. SPERIAMO CHE RIESCANO A TERMINARE I LAVORI IN QUESTO MANDATO... VISTI I TEMPI DI ESECUZIONE NE DUBITIAMO ANCHE PERCHE' I LAVORI SONO FERMI DA ANNI.  *******************                                       ************************Ancora una volta i depuratori oggetto di provvedimenti giudiziari da parte delle forze dell'ordine. Il territorio matesino riserva sempre più sorprese...Continuano i servizi di controllo per la tutela dell’ambiente predisposti nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, i militari della Stazione di San Gregorio Matese e quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Caserta hanno sottoposto a sequestro l’impianto di depurazione delle acque reflue urbane del Comune di San Gregorio Matese. I Carabinieri hanno accertato che nonostante l’impianto di depurazione fosse non funzionante dall’anno 2003, il Comune aveva continuato a riscuotere regolarmente i canoni di depurazione per il trattamento delle acque reflue fino all’anno 2006. Inoltre lo scarico delle acque non depurate finivano per inquinare direttamente la falda acquifera, scaricate in un vallone, divenivano cosi probabilmente fonte di inquinamento del fiume Volturno, mediante l’immissione del canale Torano che attraversa il predetto vallone. Gli scarichi non autorizzati avvenivano tra l’altro in zona sottoposta a tutela paesaggistica in quanto ricadenti nel Parco Regionale del Matese. Le ipotesi di reato sulle quali ora stanno indagando i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono quelle di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e inquinamento ambientale. Il valore complessivo dell’impianto sequestrato si aggirerebbe intorno ai trecentomila euro. (Fonte Caiazzorinasce)