Gesù è la via

Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi (Gv. 8:32)

 

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I VARI ASPETTI DELLA FEDE: LA PERSEVERANZA

Post n°44 pubblicato il 05 Aprile 2013 da vince45
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2Pi 1:3-12

 

3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, 4 attraverso le quali ci sono donate le grandissime e preziose promesse, affinché, per mezzo di esse diveniate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. 5 Anche voi per questa stessa ragione, usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza l’autocontrollo, all’autocontrollo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, 7 alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché, se queste cose si trovano in voi ed abbondano, non vi renderanno oziosi ne infruttuosi nella conoscenza del Signore Gesù Cristo. 9 Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato la purificazione dei vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre più di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. 11 Così infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno dei cieli del nostro Signore Gesù Cristo. 12 Perciò non tralascerò di ricordarvi di continuo queste cose, benché le conosciate già e siete saldi nella verità che ora avete.

 

La fede non è il semplice credere nell’esistenza del Dio creatore.

 

La fede è qualcosa che va oltre la consapevolezza dell’esistenza di Dio essa avvolge completamente la nostra vita ed influenza il nostro modo di vivere a tal punto da dire: “Io sono stato crocefisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal. 2:20)” ; da queste parole capiamo che la fede è un atto di amore, un completo arrendersi, verso chi ci ha amato per primo.

 

Giacomo ha scritto: “Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e temono. Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta?” (Gc. 2:19-20).

 

Questo implica che la fede deve essere viva ossia deve essere applicata nella nostra vita quotidiana e le opere di cui parla Giacomo sono proprio l’applicazione dell’amore, della misericordia e della fiducia in Dio nella nostra vita affinché si possa vedere in noi la differenza, proprio come disse Gesù: “Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta” (Mt. 5:14).

 

Quindi la fede deve ricoprire ogni aspetto della nostra vita e ci sono diverse qualità da aggiungergli per poterla meglio praticare.

Secondo Pietro una di queste qualità è la perseveranza, ossia quella fiducia in Dio che ci porta a mantenere la calma e ad avere pazienza anche nelle situazioni più disperate.

 

La perseveranza che un cristiano deve avere non è però una perseveranza passiva, ossia il semplice resistere passivamente alle difficoltà che ci sono poste davanti, come può fare ad esempio un carcerato che non può far altro che aspettare la fine della sua pena.

 

“Anche noi dunque, essendo circondati da una tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce, disprezzando il vituperio, e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” (Ebr. 12:1-2)

 

La vita è come un gara da correre; dobbiamo correre con perseveranza tenendo gli occhi fissi su Gesù. Dobbiamo prendere il suo esempio che sopportò il dolore e il peso della croce in virtù della sua missione. Ognuno di noi ha più forza per resistere alle difficoltà quando pensa che il premio vale molto di più della sofferenza.

 

Possiamo così capire che la perseveranza è solo il primo gradino di una scala ricca di benedizioni. Essa ci porta a comprendere che determinate prove ci sono state date per testare la nostra fede e che ci faranno crescere spiritualmente ed è solo avendo queste certezze che riusciremo a perseverare.

 

“E non soltanto questo, ma  ci vantiamo anche nelle afflizioni sapendo che l’afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza” (Ro 5:3-4).

 

Difatti affrontare le difficoltà nel giusto spirito producono in noi la perseveranza cioè la forza di resistere alla sofferenza che una volta passata produrrà in noi l’esperienza necessaria che ci farà comprendere dell’amore di Dio ed infine ogni volta che avremmo qualche problema che a noi sembra insormontabile ci ricorderemo sempre delle esperienze passate che ci daranno così la speranza di vincere queste nuove sfide.

 

“Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto” (Sal. 143:5)


Questo è il frutto della perseveranza, il ricordarsi dell’amore che Dio ha per noi affinché anche noi, come l’apostolo Paolo, possiamo dire “mi rallegro nelle mie sofferenze” (Col. 1:24) perché consci di quanto Dio abbia gia ha fatto nella nostra vita abbiamo la certezza di non essere soli in quel momento e possiamo così già pregustare il suo amore.

 
 
 

I Sapori di un tempo

Post n°43 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da vince45
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Is. 52:1-2

 1 Risvegliati, Risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion, indossa le tue splendidi vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché in avvenire non entreranno più in te l'incirconciso e l'impuro. 2 Scuotiti di dosso la polvere, levati e mettiti a sedere, o Gerusalemme; sciogliti le catene dal collo, o figlia di Sion che sei in cattività.

Crediamo che il ritorno del Signore Gesù sia vicino, in Matteo 24:12 è scritto: "E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà". Osservando tutto ciò che sta attorno possiamo vedere che è proprio così ad esempio è di poco tempo fa la notizia che un uomo ha fotografato, invece di soccorrerlo, un altro uomo che era stato spinto sui binari della metro in America e purtroppo pochi giorni fa il gesto si è ripetuto infatti una donna ha spinto nuovamente un uomo sui binari di una metro americana.

Per le strade si nota sempre più egoismo, ognuno, si disinteressa sempre più del prossimo, se ha freddo, se ha fame, e più passa il tempo più questo risulta sempre più evidente. D'altronde Gesù stesso ci ha messo in guardia da questi momenti difficili in Mc.13:32-33 dice:

"Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli del cielo, ne il figlio ma solo il Padre. State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento." 

Proprio perché non sappiamo quando Gesù ritornerà dobbiamo essere sempre pronti per non farci trovare impreparati al suo ritorno. La piattezza in cui il mondo ci trascina e cerca di far addormentare il nostro spirito e la nostra mente hanno portato l'uomo all'alienazione. 

Cerchiamo di riscoprire gli antichi e sani valori che sembrano dimenticati, leggiamo ad esempio la bibbia insieme ai nostri cari, sostituiamo la televisione con il dialogo con chi ci è vicino, godiamoci le meraviglie del creato, come un magnifico tramonto, cerchiamo realmente di risvegliarci da quel torpore che ci assale, Dio ci ha dato le capacità di metterci in moto e di contrastare l'effetto di satana nella nostra vita ma sta a noi lottare, in preghiera e vigilanza, senza mai scoraggiarci.

 
 
 

Il migliore amico

Post n°42 pubblicato il 05 Dicembre 2012 da vince45
Foto di vince45

Salmo 61:1-4

1 O Dio, ascolta il mio grido; sii attento alla mia preghiera. 2 Dall'estremità della terra io grido a te, mentre il mio cuore si strugge; conducimi tu alla rocca che è più alta di me, 3 perché tu sei stato un rifugio per me è una torre fortificata davanti al nemico.

 Tra la persone c'è l'abitudine di scaricare i propri problemi gli uni agli altri, confidarsi con gli amici o con i parenti perché ci sembra che parlandone questi svaniscono e sembriamo anche ricevere un momentaneo conforto e più ci sfoghiamo e meglio stiamo, ma ecco che quando siamo di nuovo da soli e non abbiamo più nessuno con cui parlarne i soliti problemi riaffiorano e tornano ad opprimerci.

Altre volte invece può succedere che la persona con cui ci siamo confidati va a raccontare in giro le nostre confidenze tradendo la nostra fiducia e andiamo così a sommare ai nostri problemi anche queste delusioni.

Se invece di sfogarci con gli altri dessimo ascolto alla voce di Dio, potremmo ascoltare queste parole: "Venite a me voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo" (Mt.11:28).

 Per trovare pace ai nostri problemi e al nostro cuore iniziamo a parlare di più con Gesù, raccontiamogli delle nostre difficoltà, delle nostre paure, delle nostre ansie, delle nostre gioie, impariamo ad ascoltare i suoi consigli e a fidarci di più, instauriamo con lui un rapporto sincero di amicizia, confidiamo nel Signore come un amico vero e non come un qualcosa di astratto.

 Iniziamo anche a credere di più nelle promesse di Dio, gridiamo a lui con il nostro cuore ed il nostro dolore non Gli passerà inosservato perché il Signore ci ama e non permetterà che siamo provati oltre le nostre forze.

 
 
 

Che strada scegliere?

Post n°41 pubblicato il 30 Novembre 2012 da vince45
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Luca 3:4-6

 

4 Come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, che dice: “Vi è una voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.  5 Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle sia abbassato; i luoghi tortuosi siano raddrizzati e le vie scabrose appianate 6 e ogni carne vedrà la salvezza di Dio”.

Il lavoro del diavolo nella società moderna si è fatto ancor più sottile e astuto di quanto lo fosse stato in passato.

Satana conosce molto bene l'uomo e sa anche del seme di Dio che c'è in ognuno di noi e tenta in tutti modi di portarci lontano dal Signore ricreando filosofie e religioni che in qualche modo soddisfano il desiderio dell'uomo di ricercare di Dio.

 Si è venuta a creare così una grande confusione per tutto ciò che riguarda il mondo spirituale e del concetto di vita eterna portando l'uomo nel caos più assoluto.

Davanti alle persone che non conoscono veramente Dio ci sono una varietà di strade che possono prendere e che, in buona fede, la percorrono pensando di poter raggiungere un certo equilibrio spirituale.

 Tuttavia per conoscere Dio non vi sono altre strade se non Gesù:

 "Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv. 14:6).

 Satana sa bene che solo Gesù ha il potere di strappare le anime dalla morte e tenterà in ogni modo di condurre l'uomo su una strada sbagliata, e per fare questo gli permetterà anche di raggiungere una finta stabilità psico-fisica.

 E' importante sapere che Satana non è interessato alle nostre vite materiali ma alla nostra anima e se è necessario ci darà tutto ciò che desideriamo pur di vedere la nostra anima in perdizione.

 Sta a noi come cristiani andare controcorrente a quella che è una società caratterizzata dall'egoismo, dallo schiacciare il prossimo e dal far prevalere i nostri interessi sugli altri.

Iniziamo a fare la differenza portando l'amore di Gesù al nostro prossimo e mostriamo che la luce di Dio brilla nel nostro cuore e solo così potremmo vedere anime trasformate dall'amore di Dio.

 

 
 
 

Non andare di fretta

Post n°40 pubblicato il 27 Novembre 2012 da vince45
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Salmo 37:3-5

 

3 Confida nell'Eterno e fa il bene, abita il paese e coltiva le fedeltà. 4 Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore. 5 Rimetti la tua sorte nell'Eterno, confida in Lui, ed egli opererà.

 

 

Rileggendo questi versi mi vengono alla mente le parole del Signore Gesù: "Ama il Signore Dio tuo e ama il tuo prossimo come te stesso" (Mt. 12:30-31). Ripensando a queste parole mi appare chiaro che Dio da noi non richiede sacrifici, non ci chiede grandi cose ne tantomeno ci chiede di compiere chissà quale impresa per attirare la sua attenzione su di noi. Il credere che possano essere le nostre abilità a farci meritare l'amore di Dio è un messaggio sbagliato che credo abbia iniziato a mettere radici nella nostra società quando l'uomo ha lentamente iniziato a confidare con sempre più forza in lui stesso facendo del proprio io un idolo continuando però a credere in un essere creatore senza davvero conoscerlo.

Se conoscessimo veramente Dio ci potremmo rendere conto che l'Eterno ci chiede solamente di amarlo, di confidare in lui e di amare chi incontriamo nella nostra vita.

Per amare Dio dobbiamo credere in lui e cercare di vivere gli insegnamenti scritti nella bibbia, solo così potremmo avere la certezza di poter confidare in Dio non solo a parole ma anche a fatti e nonostante questo può non essere così semplice come si crede. Infatti per poter confidare in Dio dobbiamo saper aspettare, non esistono altre strade o scorciatoie, e spesso per la propria insofferenza l'uomo è incapace di rimanere in attesa, vive una vita sempre più frenetica, e non riesce a "staccare la spina" da una società che va sempre più di corsa proprio per allontanarci sempre più da Dio e non darci la possibilità di fermare a riflettere sulle sue parole e così ci capita di prendere decisioni affrettate e di commettere errori che avremmo potuto evitare. Invece confidare in Dio vuol dire fermarsi, non lasciarsi influenzare dai ritmi vertiginosi che ogni giorno ci impongono e di attendere diligentemente una risposta da parte di Dio e riuscire così a percepire la sua volontà, tuttavia se non si ha un intima comunione con lo Spirito Santo questa volontà difficilmente riusciremo a percepirla e questa intimità la si può raggiunge solo in preghiera, con la meditazione della bibbia e permettendo allo Spirito Santo di lavorare nella nostra vita modellandoci come Egli desidera e se non riusciamo a fare questo allora ciò che ascolteremo saranno solo le nostre sensazioni.

Se riusciamo così a confidare in lui, se siamo capaci di metter da parte il nostro ego e permettiamo allo Spirito Santo di lavorare dove desidera, sono sicuro, perché parlo per esperienza personale, che al termine del processo di lavorazione, la nostra vita sarà sommersa da una cascata di benedizioni, e non mi riferisco a beni materiali ma bensì a gioia, pace e amore e dentro di noi crescerà sempre di più il desiderio di ricercare Dio, perché una volta che si assapora il Suo amore non se ne riesce più a fare a meno.

 
 
 
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