Gesù è la viaConoscerete la verità e la verità vi farà liberi (Gv. 8:32) |
BENVENUTO
Benvenuto/a, se sei arrivato fin qui è perchè dentro di te hai una sete che non riesci a placare, magari hai provato in tanti modi a dissetarti, andando in discoteca, frequentando tante ragazze, bevendo e chissà magari anche drogandoti.
All'inizio sembrava che la sete fosse passata, ma ecco che dopo poco è ritornata ed era più forte di prima e proprio non riesci a capire da dove venga tutta questa sete.
Anche io una volta avevo quella sete ma voglio darti una bella notizia finalmente sei arrivato al luogo giusto per dissetarti ma non sarò io a farlo bensì sarà la parola di Dio, io cercherò di essere solo un umile strumento nelle sue mani avendo la fede che tramite le mie testimonianze le mie esperienze ma soprattutto tramite la parola di Dio, possa cambiare il tuo cuore ed avere il diritto di essere chiamato figlio di Dio.
Giovanni 4:13-14 Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»
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Fil. 3:12-14
12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anche io sono stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli non ritengo di aver già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la metà, verso il premio della superna vocazione in Cristo Gesù.
Durante la nostra crescita spirituale sarà sicuramente successo a ognuno di noi di esserci sentiti soddisfatti per aver fatto qualcosa di buono o perché Dio ha risposto ad una nostra preghiera e per questo motivo ci siamo adagiati sugli allori. Ma è anche vero il contrario, ossia che tante volte siamo stati feriti o delusi da fratelli o sorelle e per questo abbiamo deciso di buttare al vento la nostra fede pensando che tanto tutti sono uguali e non valeva la pena affaticarsi per loro. Personalmente penso sia normalissimo essere soddisfatti se otteniamo dei risultati o rimanerci male se restiamo feriti o delusi l'importante però non è focalizzarsi su una situazione momentanea ma è protendere lo sguardo avanti in vista del traguardo che è Cristo Gesù. Paolo considerava il cammino cristiano come un combattimento e come una corsa (2Tim 4:7), in entrambi i casi si presuppone uno sforzo fisico da parte dell'atleta ma avendo la mente centrata sulla vittoria riescono a trovare quelle forze che normalmente non avrebbero. Or allo stesso modo anche noi dobbiamo avere lo sguardi fisso a Cristo Gesù perché è lui il nostro traguardo e durante la nostra corsa sicuramente incontreremo degli ostacoli, delle difficoltà che tenteranno di rallentarci o addirittura di farci fermare e di vanificare quel poco di buono che avevamo fatto fino ad allora quindi il nostro deve essere un continuo correre verso il nostro obbiettivo che è rappresentato da Gesù dimenticandosi dei successi, dei fallimenti, delle ferite, delle delusioni e così alla fine, proprio come l'apostolo Paolo, anche noi potremmo dire:
"Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede" (2Tim 4:7)
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