amarablack

Adagio


 
 non chiedoe millanto consapevolezzamentre un torrentedallo scomodo lettomi trascinacosciente soltantodel lasciarmi sorreggereda acque che non berreiho smesso di specchiarmi dai massinavigo sulla schienaa mani apertestrappando ancora un po d'erba dalle spondecarezzata da qualche guizzo d'argentoe nel dubbio se amare o noil sole che mi scalda la frontemi domando se forsenon sarebbe più semplicepoggiare i polsi sul ventre(sono stanca a volte)per un giungere rapido e con un atto d'apneaprobabilmente indolorema queste maninon mi vedonoe mi pensano bellacosì non rinuncianoall'erba dei bordifregiandosi di secco e fiorinel loro nomenon lasciatemi arrivare al maresenza la mia spada sul petto...