amarablack

Alcova


e di me vivrai appeso al suono delle mie labbra del mio respiro calmo farai dimora delle mie lenzuolacome il discepolo della sua pietracon gli occhi tra le nuvole al soffittoad ascoltare da me la vitae a dividere parole nella beatitudine dei bacie della carne rabbiosatroverai rispostesolcando ansimanteun mare senza gorghi e sulla tua lingua non poserò cicutama il sapore dell'erosche sa ad arte confondersi in amorequando gli occhi chiedono uno stralcio di cieloposato sulle fiamme le mieche non si spegneranno fino alla tua pace per poi tornare a sorridertimentre lento riprenderai il passo sui tuoi giorni sapendo che domani varcherai ancora la mia portaa placare la fame d'anima e di lubriche carezze...