amarablack

CARA..VIAGGIO...


 .. io non sono un'esperta d'arte.. ma la amo visceralmente..  e quello che vedete qui sopra.. è il dipinto che io amo di più  'Giuditta e Oloferne' del Caravaggio quando lo vidi la prima volta.. qui a Genova.. per me fu una vera folgorazione.. non so esattamente cosa si provi nella sindrome di Stendhal.. ma credo di aver provato qualcosa di molto simile... non riuscivo più a staccarmi da lui... ero 'dentro'.. e sentivo tutto il disappunto di Giuditta.. nel dover compiere lei.. proprio lei.. quest'atto.. di cui non sente alcun rimorso.. ma che davvero la infastidisce.. il suo respiro profumato.. trattenuto nel gesto.. e poi.. l'dore acre del sangue di Oloferne.. che non s'aspettava.. no.. non s'aspettava davvero... e l'anziana.. che non può più essere attirice e attende da lei la testa....l'ho rivisto.. con l'emozione con cui si rivede un amante che ci ha lasciato il suo segno.. 15 giorni fa a Roma.. e nulla era cambiato.. lo amavo ancora... e ancora ho rivisto in quell'immagine.. ciò che avevo già sentito... e che non corisponde sicuramente alla storia.. ma che è la mia personalissima maniera di sentirlo...è un bell'uomo questo Oloferne.. e bellissima e giovane e sensuale questa Giuditta.. col suo musetto dispiaciuto e un po' schifato.. e pare quasi l'emblema del ciò che 'si deve' ma non ci piace.. e del ciò che 'non si deve' e ci piace molto...così la mia fantasia pensa che avrebbe voluto tutt'altro.. (so che la storia non dice questo..ma lei è la MIA Giuditta).. ma il dovere preme..la società vuole e ci aspetta al varco...e così si uccide ciò che siamo e vogliamo.. per non deludere.. per essere quel che ci si aspetta da noi.....si.. forse questo è frutto del deliquio a cui mi conduce questa tela... ma è un bellissimo delirare tra colori di sangue e carne...