i miei amori

IL PRIMO FIORE


.....andavo già alle superiori, quindi mi si era da un pò aperto il panorama femminile, quando fai il salto di scuola...  le ragazze le vedi con un altro occhio, quindi i miei atteggiamenti e comportamenti nei loro confronti erano semplicemente più malizioso, i doppi sensi, l'abbigliamento i sospiri....tutto prende una forma diversa.Era metà anno della 1° superiore, quando dal panorama femminile spicca lei......Cristina, capelli neri a caschetto, occhi grigio azzurri, pelle chiara, semplice nei modi.....veniva dalla periferia di Vicenza......Motta di Costabissara, (paesino molto piccolo attraversato da una statale), diciamo pure che le idee le avevo chiare, ma le applicazioni no, nella vita di ogni essere c'è l'apprendistato, e quindi anche per me si apriva il calvario......Pensare e ripensare a come dare la parvenza di casualità ad ogni incontro, nei corridoi, alla ricreazione, nello scendere per caso le scale insieme alla fine di ogni giornata......ma.....ad un certo punto .....non si può andare avanti così, prendi il coraggio tra le mani e ti butti; da prima un incerto ciao, poi un convinto "come va?".....poi cerchi di scoprire il cognome per cercarlo nell'elenco del telefono, sai di dov'è, quindi vai per esclusione.....un pò di figuracce ed eccolo....HO IL SUO NUMERO! e adesso cosa me ne faccio?....le telefono....e cosa le dico....già a scuola ho imbarazzo nel fermarla vedi tu se il telefono mi trasforma in un estroverso dialogatore....ma intanto ho il suo numero. Gli incontri aumentavano, lei sospettava di qualcosa, poi a scuola ci sono sempre i compagni che aiutano.....le compagne.....i bigliettini...SI' la sua amica....il mio mediatore perfetto, eccola mi metto nelle sue mani perchè non c'è timore, non c'è timidezza, non c'è la paura del rifiuto......Anna, anche lei carinissima disinteressata amica del cuore.....era tutto perfetto.....mi faccio dare ulteriori informazioni, gusti, preferenze, tutto ciò che mi può tornar utile per costruire la mia tattica amorosa, ed eccomi una domenica mattina soleggiata di aprile incalzare la bici ed andare al vivaio, sì avevo deciso per il romanticismo, quindi una rosa.....una rosa rossa a stelo lungo, semplice senza confezione, senza nastrini...come appena colta.La ricerca della casa fu facile, già avevo tutti gli elementi, il difficile fu suonare il campanello.....ma ero arrivato fin lì, quindi dovevo suonare e l'ho suonato, timidamente esce lei Cristina......mi vede....si avvicina...."ma dai, cosa ci fai qui?".."bhè io sono venuto a trovarti....perchè....sai....ho un fiore da darti"..."ma dai, per me?"..."sì, per te"...Con Cristina non ci fu mai nulla, ma fa parte comunque di me.....................................