Amarti in Silenzio

Sugli Attacchi


"E se un altro mi attacca per distruggermi, cosa devo fare?"  In questo caso ho sempre il diritto di difendere la mia persona con tutti i mezzi di cui dispongo. Comunque il fatto stesso di dover subire un attacco è rivelatore di un karma non ancora rilasciato e giunto a maturazione, che risale a tempi anche molto remoti. Il successo o l'insuccesso della mia difesa dipende da quello che devo imparare da questa esperienza. Se per esempio il karma riguarda un mio antenato che a suo tempo attaccò l'altro, allora sarò sconfitto e patirò le conseguenze della sconfitta per imparare a non danneggiare mai più il prossimo con i miei attacchi.  Se invece il mio antenato era stato attaccato e sconfitto ed è morto senza perdonare l'altro, allora la mia difesa avrà successo perchè l'altro deve imparare la lezione della vita di non attaccare impunemente il prossimo.Rimane comunque il fatto che chiunque subisca un attacco ha in sé un karma che lo attira, che è giunto a maturazione. A questo punto, se uno è in ascensione, l'attacco non avrà conseguenze gravi in quanto la sua consapevolezza lo porterà a comprendere e a rilasciare il karma attraverso il perdono di sé e dei suoi antenati. Sarà invece un'occasione di crescita spirituale e di evoluzione per se stesso e forse anche per l'altro. E se non ci sarà altro karma ancora da sciogliere, non attirerà più su di sé alcuna aggressione. Altra domanda. "E se io so che l'altro  mi vuole attaccare? E' giusto che io lo prevenga attaccandolo prima che lui mi attacchi?" No! Non è giusto un attacco preventivo, perché non è legittima difesa, ma solo un'aggressione suggerita dalla paura. E la paura è proprio quella che attira ciò che uno teme, cioè l'attacco. Ovviamente dietro c'è sempre un karma che deve essere rilasciato coscientemente o in alternativa vissuto. L'attacco preventivo è la non accettazione degli eventi che la vita mi mette davanti perché io comprenda la lezione. L'attacco preventivo non scioglie il karma ma anzi lo aggrava.