amazzoni nel cuore

Pantariste era un'amazzone coraggiosa...

Dopo che Ercole il maiale (quante menzogne su di lui!!! Ne voglio riparlare un'altra volta) con gli altri vermi suoi compagni, uccise a tradimento la regina Ippolita, io e altre sorelle (tra cui Iphito, la coraggiosa, e Areto, l'inesprimibile) ci precipitammo a inseguire i cani greci che avevano profanato il nostro territorio e violentato e  ucciso la nostra regina. Ercole, l'immenso bastardo aveva lasciato una retroguardia in modo da rallentarci. C'erano anche i capitani del gruppo di Ercole: pensavano di vincerci facilmente, dopo tutto eravamo solo delle donne...Due di quei cani mi attaccarono insieme: dopo aver parato i loro colpi, riuscii a disarmarne uno e a prenderlo per la gola, tenendolo con la mia mano libera, mentre continuavo a combattere con l'altro; riuscii finalmente a trapassargli il cuore con un colpo di spada; allora carica di odio strinsi la morsa della mia mano attorno alla gola (sapete, come si fa con i serpenti..) e lo vidi dibattersi e morire. Quando il verme si afflosciò ai miei piedi, mi attaccò un terzo cane: niente di meno che Tiamide, uno dei capi. La lancia che scagliò, mi sfiorò la guancia: era inviperito per quello che mi aveva visto fare ai suoi soldati e voleva vendicarsi, il cane presuntuoso. Io lo insultai e lo provocai, e lui caricò con la sua spada eretta: era grande e grosso ma scemo ed era cascato nella mia trappola. Quando fu ad una ventina di metri gli scagliai contro la mia spada come se fosse una lancia, con tutta la mia forza e con tutto il mio odio. Il bastardo riuscì a parare il colpo col suo scudo, ma l’impatto lo sbatté per terra e prima che potesse rialzarsi gli fui addosso. Impugnata la mia ascia bipenne, con un solo colpo lo decapitai: credo che prima di morire abbia potuto ancora vedere il sorriso che mi si dipingeva sul volto. Presi il capo mozzo per i capelli e lo sollevai urlando la mia rabbia, mentre tutte intorno a me le mie sorelle gridavano per le loro vittorie. Tutti i maiali che ci avevano attaccato erano stati uccisi e ora i maschi ci avrebbero pensato due volte prima di invadere il nostro sacro territorio…(continua)